Le origini della Chiesa di San Cataldo a Cirò
Si impreziosisce la cultura e la storia di Cirò: in un documento del 1769 analizzato dalla professoressa Maria Francesca Carnea, custodito nella Biblioteca Nazionale di Napoli, è stato rinvenuto un argomento significativo che descrive la fondazione della chiesa cittadina di San Cataldo, arricchendo così la memoria delle sue antiche tracce di culto e accrescendo le forme di devozione della comunità di Cirò e della sua marina al Santo.
San Cataldo, Cathald il suo vero nome di origine irlandese, venne avviato dai genitori alla vita religiosa e dopo essere diventato vescovo, visitando i luoghi di vita del Messia, ricevette una visione in cui Gesù lo incaricò di recarsi nei territori tarantini per diffondere il culto cattolico. Dopo essersi spento nella penisola salentina, le sue spoglie furono dimenticate per anni ma le sue gesta rimasero fermamente impresse nella cultura locale e si diffusero anche in quella calabrese, il culto di San Cataldo trovò ampio spazio infatti sulle coste cirotane e di Cariati assumendo significati che vanno oltre la fede e la tradizione.
Il prezioso chiarimento esplicitato dal documento contenuto nella Biblioteca Nazionale di Napoli contribuisce così a rafforzare le radici e la devozione locale al Patrono di Cirò Marina e della sua comunità locale.
Per conoscere più da vicino le origini della Chiesa di San Cataldo a Cirò rimandiamo i nostri lettori Qui ad un documento di approfondimento dedicato.
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