Skip to main content
Notizie

A Buonvicino tra le montagne verdi del Pollino

A Buonvicino tra le montagne verdi del Pollino

Collocato all’interno della meravigliosa Riviera dei Cedri e del Parco Nazionale del Pollino, su uno sperone roccioso che offre una splendida vista sul mare, si staglia uno dei borghi più belli d’Italia, Buonvicino. Questo Comune di soli 2238 abitanti nel cosentino lega probabilmente la sua toponomastica all’azione dei monaci basiliani, capaci di unire, nel 1200, tre comunità ostili tra loro: quella dei Tripidone, Salvato e Triggiano, concedendo a tutti pascoli e terre da coltivare per prosperare in serenità grazie a rapporti di “buon vicinato”.

Divenuto feudo, con gli Aragonesi, si susseguirono al suo interno diverse dominazioni per poi essere gestito dalla famiglia Bernardino che lo vendette ai baroni De Paola, i quali decisero di trasferirsi a Buonvicino, il cui feudo si sciolse con la famiglia Cavalcanti, per costituirsi in una delle tante sfaccettate e uniche realtà di quel tempo che vide sorgere l’Italia dei Comuni.

Il borgo: un dedalo di vicoletti e devozione religiosa

Bagnato dal Mar Tirreno, il suo territorio arriva a lambire quello di Diamante e si caratterizza per essere un dedalo di vicoletti, scalinate e sporti che suggestivamente si intrecciano tra loro in uno scenario antico nel quale la popolazione locale conserva ancora le tradizioni cittadine, segno di un’identità profondamente radicata che parla di condivisione e dimensione comunitaria, rappresentata anche dall’architettura diffusa nella zona del Pollino, che vede le case quasi addossarsi l’una all’altra. Passeggiando tra le vie del borgo ci si può imbattere nelle caratteristiche abitazioni a strapiombo sul dirupo, ma anche nelle dimore signorili che abbelliscono e rendono eterogeneo nello stile architettonico questo centro montano, come Palazzo De Paola dei baroni Malavito o i tre palazzi nobiliari della famiglia Cauteruccio di cui uno è stato acquistato dall’amministrazione comunale, nel quale ora risiede il Museo delle Arti di Buonvicino, e l’altro, ora gestito dai privati, assieme ad altri immobili ospita il primo Albergo Diffuso del Parco del Pollino. 

Tutto nel borgo parla del Patrono della Città, il monaco basiliano San Ciriaco Abate, al quale è dedicata la Chiesa Madre – che assieme al Santuario della Madonna della Neve e alla Chiesa della Grotta di San Ciriaco costituiscono i maggiori edifici religiosi cittadini – al cui interno è possibile osservare una statua in argento che raffigura San Ciriaco e un affresco che lo riprende nell’atto di compiere un miracolo a Costantinopoli, ma anche nelle vie del centro è possibile scorgere i segni della devozione cittadina al suo protettore, come in Piazza XVII settembre, dove è collocato il Masso del Miracolo e un’altra statua, questa volta in bronzo, alta ben sette metri.

Il Museo delle arti e del gusto di Buonvicino

Screenshot 2023 06 14 100708 - Meraviglie di Calabria - 8
Museo delle arti e del gusto di Buonvicino – Foto di Viaggiart

Nel Museo è conservata tutta la tradizione contadina locale in un’esposizione di attrezzi anticamente impiegati nel lavoro dei campi a Buonvicino che accorpa circa trecento pezzi. Il Museo è suddiviso per aree tematiche costituendo un vero e proprio itinerario capace di raccontare la storia cittadina: si parte dall’archeologia, all’arte popolare, per arrivare a quella sacra e contemporanea, per concludere con i non meno rilevanti beni ambientali. Visitando il museo è possibile cogliere gli influssi degli insediamenti bizantini e longobardi nel borgo, ma anche le dimensioni e le peculiarità dell’antica economia cittadina espressa dagli utensili ritrovati, che indicavano i mestieri più praticati, oltre alle tracce di arte sacra di un borgo dalla forte devozione religiosa. Completano e arricchiscono l’offerta culturale del museo una biblioteca e una sala proiezioni dedicata al Duca cittadino Ippolito Cavalcanti, che ricoprì l’incarico di gastronomo alla corte dei Borboni e scrisse un trattato di cucina che includeva circa mille gustose ricette.

Biodiversità e itinerari turistici unici immersi nella natura

Architettura religiosa, palazzi signorili, museo e cultura, un borgo medievale panoramico con abitazioni caratteristiche della zona del Pollino, ma anche una fortunata ricchezza di biodiversità e natura che costituiscono lo scenario perfetto per degli itinerari naturalistici adatti al turismo lento ed esperienziale. Il borgo di Buonvicino sorge infatti nella valle del fiume Corvino e, come detto, si sviluppa all’interno della profumata Riviera dei Cedri, essendo circondato dai tratti tipici del paesaggio mediterraneo collinare, da un fitto uliveto a cui si affiancano dei boschi rigogliosi proseguendo verso la parte alta del suo territorio. Nelle aree montane è infatti possibile osservare il pino loricato, diventato il simbolo del Parco Nazionale del Pollino. Questo ricco territorio ospita una biodiversità e un ecosistema unico di flora, fauna, rocce e paesaggi che mutano nella loro conformazione e cambiano colore a seconda delle stagioni. Passeggiando in questi meravigliosi sentieri della biodiversità ci si può imbattere nei faggi, nei castagni o si può esplorare il bosco alla ricerca di funghi, frutti ed erbe profumate, facendo però attenzione a non arrivare troppo vicino al suggestivo ed affascinante esemplare di lupo appenninico che popola queste foreste. Altra attrazione di questi luoghi, nella quale il fascino della natura incontra la sentita devozione religiosa locale, è la Grotta di San Ciriaco Abate, così denominata in quanto era il sito nel quale spesso il protettore cittadino si fermava, immerso nella natura, per pregare.

di Matteo Cosco

info@meravigliedicalabria.it

Foto di copertina di OttoeTrenta

Tag correlati
Condividi
Carrello0
Non ci sono prodotti
Continua a fare acquisti
Search
×