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A Reggio la mostra sulla fede nella Madonna della Consolazione

A Reggio la mostra sulla fede nella Madonna della Consolazione

Il Castello Aragonese ospita la mostra «La Madonna della Consolazione. Fede e tradizione di un popolo», visitabile fino al 28 febbraio 2026. L’esposizione è un percorso dedicato al culto della Madonna della Consolazione e al suo rapporto con la città di Reggio Calabria.

Curata da Marcello Francolini e Remo Malice, l’esposizione è il nuovo progetto espositivo dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria e si articola in più fasi. La prima inaugurazione interessa l’ingresso del Castello e due sale del terzo piano; una seconda apertura, prevista per gennaio 2026, interesserà il piano terra e il primo livello della Torre Sud. L’allestimento è una sequenza di ambienti autonomi, ciascuno dedicato a un aspetto del culto e del suo legame con la città.

Il percorso si apre con la Sala del Trionfo di Reggio, dove sono presentate due installazioni: Immagine a Spalla di Davide Scialò e Organizzazione della Festa di Davide Negro. Al terzo piano, in altre due sale, il rito da prospettive diverse. Nella Sala del Tempio è allestita l’opera ambientale Il Tempio della Consolazione di Francesco Scialò. Nella Sala dell’Avvocata e Consolatrice è presentata la video-installazione Dietro la Vara di Rosita Commisso.

Alla realizzazione dell’allestimento ha preso parte un gruppo di studenti dell’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria: Andrea Albanese, Arianna Delfino, Jasmine Iannì, Davide La Gamba, Federica Sorace e Antonio Zappone, impegnati nelle attività di supervisione e supporto all’allestimento.

«L’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria come Ente di alta formazione – ha dichiarato il direttore Pietro Sacchetti – vanta al suo interno, oltre ad un corpus docenti, anche un corpus di professionisti capace di sviluppare strategie di brand identy al livello complesso utilizzando le dinamiche espositive secondo le ultimissime tendenze dell’arte contemporanea in merito all’arte ambientale e all’esperienza intesa come frontiera di integrazione dei diversi linguaggi artistici, secondo una Tendenza e una Visione nuova che l’ABARC sta attuando in questa città negli ultimi anni».

«La mostra – hanno dichiarato i curatori, Marcello Francolini e Remo Malice – si pone come esperimento, in cui le opere non sono semplicemente esposte, ma interamente integrate in un ambiente. Ogni porzione di mostra è presentata come una “situazione”, capace di estendere l’opera stessa e lo spettatore in una continua e ulteriore suggestione concettuale».
«In tale modo – sottolineano ancora i curatori – si lavora in una direzione glocale, attenta a valorizzare un prodotto locale secondo strategie di visione globale, dove l’oggetto in sé, viene caricato da ulteriori significati, espanso nella possibilità dei suoi rimandi, attraverso la riconnessione ad altri dati di tipo narrativo, immaginale, sonoro, multimediale capace di organizzare la mostra come un dispositivo mobile col fine di muovere lo spettatore in un’esperienza multisensoriale».

Il sindaco Giuseppe Falcomatà ha commentato l’iniziativa: «Molto soddisfatto della realizzazione fattiva di una mostra che rinsalda il rapporto tra la città e la sua Madre Consolatrice: attraverso storia ed arte; come connubio indiscutibile della cultura. Questo – ha aggiunto – è uno di quegli esempi virtuosi che restituiscono alla popolazione un’immagine assolutamente positiva della collaborazione tra istituzioni, riuscendo a concretizzare, anche grazie al lavoro positivo svolto dal settore Cultura dell’Ente, un’offerta culturale di alto livello qualitativo e di forte impatto sociale e religioso».

La mostra è promossa dal Comune, dall’associazione Portatori della Vara “Madonna della Consolazione”, dai frati minori Cappuccini e dall’Accademia di Belle Arti di Reggio Calabria. Il progetto nasce su proposta dell’associazione Portatori della Vara e dei frati Cappuccini ed è realizzato con il patrocinio del Comune, nell’ambito del programma Coesione Italia 21–27 – Metro Plus e Città Medie Sud, cofinanziato dall’Unione Europea.

info@meravigliedicalabria.it

Foto mostra di Mimma Galluso

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