A Roseto una mostra sul restauro di piccole opere d’arte sacra
Prosegue con successo a Roseto Capo Spulico la mostra fotografica “Restaurare: Segno di Memoria e Devozione”, giunta alla sua seconda fase. Dopo il positivo riscontro ottenuto dalla prima parte, dedicata al restauro della statua di Sant’Antonio da Padova, l’esposizione propone ora un nuovo percorso visivo incentrato sull’intervento conservativo della statua in cartapesta policroma di Maria Santissima del Monte Carmelo, pregevole opera della rinomata scuola leccese.
Allestita presso la “Vinell” in Piazza La Ragione, la mostra sarà visitabile lunedì 14, martedì 15 e mercoledì 16 luglio, in concomitanza con i festeggiamenti in onore di Maria Santissima del Monte Carmelo. L’inaugurazione della nuova sezione è in programma lunedì 14 luglio alle ore 9:00.
Attraverso una selezione di pannelli fotografici, il visitatore è guidato nelle diverse fasi del meticoloso lavoro di restauro, in un racconto che restituisce dignità e valore a un patrimonio di fede e identità. Durante l’intervento sono riemersi anche dettagli storici rilevanti: la statua fu donata alla comunità da Giuseppe Durso (1894–1968), cittadino di Roseto Capo Spulico, consolidando il legame affettivo tra l’opera e il paese.
Il progetto nasce dalla passione e dalla competenza della restauratrice Pina Munno, da sempre impegnata nella valorizzazione dei piccoli tesori artistici locali. «Il restauro – spiega Munno – è un viaggio affascinante che non solo ridona vita alle opere, ma spesso rivela preziose scoperte storiche, offrendo nuove prospettive sulla cultura e sul territorio. Un sentito ringraziamento è rivolto al Reverendo Parroco Don Franco Gimigliano, mandatario del restauro, e al comitato festa Maria Santissima del Monte Carmelo per il sostegno e la collaborazione, così come al Sindaco Avv. Giovanni Pugliese, che continua a investire nella cultura come strumento di crescita e dialogo per l’intera comunità».
La mostra, patrocinata dal Comune di Roseto Capo Spulico, rappresenta un’occasione preziosa per chi desidera avvicinarsi all’arte del restauro. Osservare da vicino il “prima e dopo” di un intervento conservativo è un modo concreto per comprendere quanto memoria e devozione possano fondersi nel lavoro paziente di chi, con competenza e passione, custodisce la bellezza.
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