A Simeri Crichi presto riaprirà l’Antiquarium

Dopo dieci anni di chiusura a breve l’Antiquarium di Simeri Crichi riaprirà . Ad annunciarlo il sindaco di Simeri Crichi Davide Zicchinella. L’Antiquarium fu chiuso circa dieci anni fa a causa del cedimento di parte di una teca che conteneva degli importanti quanto pesanti reperti archeologici.
Una scelta precauzionale per preservare il piccolo gioiello museale ubicato all’interno di una chiesetta del XVIII secolo mai ultimata.
«Quella che, però, doveva essere una chiusura temporanea – sottolinea il primo cittadino – si è protratta per ben due lustri».

La struttura museale era nata su impulso dell’Archeoclub di Simeri Crichi e aperta durante la legislatura del sindaco Saverio Loiero. Al suo interno si trovano una parte di reperti, i più rappresentativi, che dall’Età del Ferro (X-VIII Secolo A.C.), passando per le Civiltà degli Enotri, dei Bretti, Greche, Romane, Bizantine, espressione dei tanti siti archeologici presenti sul territorio del Comune di Simeri Crichi (sito protostorico “Timpe Gallinella”; necropoli Enotrio/Bretta “Donno Marco”; necropoli Bizantina “Colle Poetropaolo”; l’insediamento Greco di contrada “Roccani”).
Il sindaco: «Valutiamo di ingrandirlo e attivare nuove tecnologie»
«Dopo dieci anni di oblio – afferma Zicchinella – è stata la terna commissariale ad allocare le prime risorse per avviare i lavori di riapertura dell’Antiquarium. Dopo una accurata ricognizione sulle effettive criticità da risolvere per poter ricollocare i reperti e riaprire al pubblico il nostro gioiello museale, ieri mattina, su impulso della mia Amministrazione, abbiamo affidato i lavori».
«Era questa una delle nostre assolute proprietà – sottolinea il sindaco –. Sarà necessario, per la riapertura al pubblico, mettere a norma l’impianto di sicurezza, implementarlo con la videosorveglianza, ripristinare le teche, parte del pavimento, e chiudere le feritoie che favoriscono l’accesso di volatili e animali vari. Realisticamente entro aprile il nostro magnifico Antiquarium ritornerà nuovamente (e finalmente) fruibile».
«Visto l’enorme patrimonio di reperti disponibili – annuncia infine – stiamo lavorando per realizzare nuovi e più ampi spazi espositivi. Contestualmente stiamo valutando forme di implementazione tecnologica (tour virtuali, app dedicate, totem interattivi) per promuovere tutto il nostro patrimonio storico, architettonico, artistico e culturale a partire dagli ospiti dei villaggi turistici marini (partendo dall’utilizzo di materiale fotografico e video, nonché dall’utilizzo di appositi visori 3D)». «La prossima apertura dell’Antiquarium – conclude Zicchinella – sarà , pertanto, solo l’inizio di una attività amministrativa volta alla messa a sistema delle nostre grandi potenzialità culturali per troppo tempo inespresse.
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