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A Tortora alla scoperta di Blanda Jiulia

A Tortora alla scoperta di Blanda Jiulia

di Roberto De Santo

Il passato visto con gli occhi del futuro, in un percorso virtuale ed interattivo, che vi trasporterà, attraverso un viaggio virtuale, alla scoperta di questo luogo meraviglioso, ricco di reperti rinvenuti a partire dal 1990. È ciò che promette di regalare il Museo archeologico di Blanda a Tortora.
La struttura museale, gestita dal Comune di Tortora ed inserita nella rete della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria, è ospitata nella suggestiva sede di Palazzo Casapesenna, nel cuore del borgo antico del piccolo centro del Tirreno cosentino al confine estremo della Calabria con la Basilicata.

part 2 - Meraviglie di Calabria - 8

Uno scrigno prezioso che conserva un ricco patrimonio di reperti del suo affascinante territorio. Una storia antica e al contempo misteriosa che riporta indietro le lancette di millenni di anni. Quando quest’area è stata popolata da varie civiltà che si sono succedute nel corso delle epoche. Questo territorio, infatti, era vissuto fin dal Paleolitico Medio. Testimonianze di insediamenti umani preistorici datati circa 35 mila anni orsono sono stati rinvenuti in una serie di campagne di scavi effettuati attorno a Tortora.

L’antica città di Blanda Jiulia

Si ritiene che nell’antichità sorgesse qui l’antica città enotria di Blanda (detta poi Blanda Julia) che risale al VI sec. a.C.. Di questa località ne narra Plinio il Vecchio nella sua Naturalis historia come anche Tolomeo quando racconta della guerra dei Romani contro i Cartaginesi. Sarebbe stata una delle città espugnate da Roma e sottratta appunto al dominio di Cartagine.

Così in questi luoghi vissero gli Enotri succeduti poi dai Greci, dai Cartaginesi, dai Lucani via via fino ai Romani ed ai Longobardi. Tutte popolazioni che hanno lasciato le loro tracce in questa zona parte delle quali ora sono custodite in questo splendido museo in provincia di Cosenza.

Le sale del Museo

Nel Museo archeologico di Blanda sono confluiti i reperti delle varie epoche raccontati con pannelli didattici e interessanti ricostruzioni ambientali delle diverse fasi storiche che hanno interessato la zona.
Cinque i settori in cui sono suddivise le sale del Museo che custodiscono veri e propri gioielli della storia locale che proiettano i visitatori in quei tempi remoti.

 
Il tour del museo inizia con la visione di un filmato su maxi schermo in cui è possibile ricostruire la storia delle civiltà che si sono succedute nella zona con i loro usi e costumi.

Part museo - Meraviglie di Calabria - 24


Successivamente si visitano le sale del museo in cui sono presenti numerosissimi reperti archeologici. Per garantire un’esperienza totale, sono presenti strumenti multimediali con cui interagire, ascoltando la storia dei luoghi e osservando con ricostruzioni tridimensionali i siti di ritrovamento dei reperti e anche i singoli oggetti custoditi nel museo.
Un viaggio a ritroso fino ai primordi della località un tempo crocevia di popoli che hanno trovato in questo sito rifugio, prosperità e sviluppo.

info@meravigliedicalabria.it

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