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A Vico di Aprigliano è festa nei ‘catuaji’: le storie e i sapori del borgo

A Vico di Aprigliano è festa nei ‘catuaji’: le storie e i sapori del borgo

Perché mai dedicare una festa di paese agli antichi catuaji? La risposta è tra i vicoli stretti di Vico, la piccola e graziosa frazione di Aprigliano fatta di case così vicine che sembrano toccarsi. I catuaji sono i magazzini che si aprivano sulla strada e che, se non erano al pianterreno delle case, venivano ricavati nella pietra che tra esse affiorava. Servivano a conservare le riserve alimentari o per ricoverare gli animali e gli attrezzi. E in qualche caso fungevano da cantina. Ma erano soprattutto i detentori di una convivialità genuina. Durante i lunghi inverni, ci si poteva infatti ritrovare nel loro tepore e nel profumo di vino, per giocare a carte, scherzare e raccontarsi la giornata al riparo dal freddo.

Con lo spopolamento e il cambiamento della vita rurale, molti dei catuaji si sono chiusi, facendo perdere anche la funzione non secondaria che avevano avuto per la comunità. Anche per questo motivo, l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Alessandro Porco, ha pensato al recupero di quelle tradizioni e alla rigenerazione del borgo, rilanciando per il terzo anno la riapertura dei catuaji e rimettere tutti insieme, come in una bella festa di famiglia.

Così venerdì 21 dicembre a partire dalle ore 17:00, in un’atmosfera pienamente natalizia creata grazie agli abitanti che hanno decorato le vie con drappi e luci, i vecchi catuaji tornano ad aprirsi come botteghe di un tempo, ospitando esposizioni di artigianato antico e moderno, quadri, merletti e tessuti tradizionali.

E poi la parte gastronomica recupera i sapori della storia contadina con piatti poveri ma molto robusti come la cuccía, lo spezzatino di carne, la zuppa di fagioli con cotiche, le lagane e ceci, le polpette di melanzane e i cullirielli.

Ovviamente il vino scalderà i cuori – così si dice – e scioglierà la lingua, sicché i ricordi, i racconti e le risate arriveranno da soli, senza alcuna fatica.

C’è pure lo spazio dedicato ai bambini nel villaggio con Babbo Natale al quale potranno consegnare i loro desideri. Non mancherà la musica di gruppi locali che portano tra i vicoli i suoni della tradizione popolare. Ecco perché dedicare la festa ai catuaji è una scusa per ritornare nei luoghi che hanno fatto la storia di Vico, e ritrovare il piacere di stare insieme. Anche solo un giorno all’anno.

di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)

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