Alessandro Borghese a Reggio Calabria, quattro giorni “pazzeschi”

«Siamo a Reggio Calabria! In Italia, dove ci saranno quattro giorni calabresi intensissimi!». È bastato questo annuncio, girato con il vento dello Stretto tra i capelli e l’aereo con cui è arrivato sullo sfondo, perché in città si accendesse la curiosità. Alessandro Borghese è arrivato con la troupe di 4 Ristoranti, pronto a girare una nuova puntata dell’undicesima stagione del format Sky più amato dagli appassionati di cucina e televisione.
Dopo la Sila di Bruno Barbieri con 4 Hotel (leggi qui), tocca ora a Reggio finire sotto i riflettori con le temute ispezioni nelle cucine, location da giudicare, menù e “special” da valutare, conti da confrontare. Come sempre, quattro ristoranti in sfida per il titolo di migliore del capoluogo, un solo vincitore e la formula ormai iconica: «Alla fine, come sempre, il mio voto può confermare o ribaltare il risultato».
Nel suo stile diretto e ironico, Borghese ha già conquistato i reggini con una serie di video social, dai saluti alla troupe, alle imitazioni di accenti e selfie con i passanti. Poi la passeggiata sul lungomare: «Guardate che meraviglia! Questo è il chilometro più bello d’Italia! Reggio Calabria è pazzesca! Qui si mangia bene, c’è un po’ di mare, un po’ di terra… È un posto figo!». Davanti allo scenario dello Stretto, il conduttore ha esaltato mare, sole, storia e – ovviamente – i Bronzi di Riace, che non potevano mancare nel suo racconto.

Borghese conosce bene la regione perché ha già girato qui altre puntate delle stagioni precedenti, tra ristoratori agguerriti e piatti piccanti e di pesce, da Cropani Marina a Squillace, Simeri Crichi e Le Castella, fino alla Costa degli Dei tra Pizzo Calabro e Tropea. Ma la conosce anche per ragioni personali perché la moglie, Wilma Oliverio è campana di nascita, ma cresciuta tra la costa tirrenica e Cosenza. «È però la suocera che cucina a casa mia – racconta spesso – e mi ha sempre preparato manicaretti deliziosi della tradizione calabrese».
In un altro dei suoi post social ha voluto infatti ulteriormente evidenziare il suo rapporto con la Calabria: «I pregiudizi non mi sono mai piaciuti! Preferisco toccare con mano la realtà, capire, lasciarmi incuriosire, come la Calabria. L’ho riconosciuta nel cuore di mia moglie, nel suo legame profondo con Praia e l’Isola Dino e le mie figlie, che in questo mare hanno imparato a nuotare e crescere. Tornare, a novembre, fino alla punta estrema dello Stivale è come toccare una terra che entra in punta di piedi, ti accoglie in silenzio, ti guarda negli occhi nella sua autenticità: Reggio Calabria. Memoria e orgoglio, tra le più antiche d’Italia, nata come Rhegion quasi tremila anni fa. Cammini lungo il Lungomare Falcomatà, per D’Annunzio, “il chilometro più bello d’Italia”. Tra i vicoli del centro svettano la Cattedrale di Maria Santissima Assunta, il Castello Aragonese con i suoi secoli di dominazioni e poi la forza dei Bronzi di Riace, custodi di una bellezza che non conosce tempo. E poi ci sono i sapori, che diventano racconto. Il bergamotto sa di sole, la ‘nduja ti accende il sorriso, “il pesce spada alla ghiotta”: pomodoro, olive, capperi e tutto il mare dentro».


Lo chef ha ricordato più volte la sua passione per la cucina, nata per “disobbedienza”, quando da ragazzo – contro le aspettative dei genitori – scelse i fornelli, si imbarcò sulle navi da crociera e iniziò un percorso che lo ha portato a diventare un protagonista dell’entertainment, ma prima di tutto un cuoco.


«La cucina è il mio mondo – ha detto in una recente intervista – mi piace vedere la soddisfazione di chi mangia. È un mestiere che vive di emozione e di ospitalità». Una filosofia che porta anche in tv, dove 4 Ristoranti è diventato in dieci anni un classico per il mix di competizione e ironia che, oltre a premiare i locali migliori, dà grande visibilità ai territori grazie alle bellissime riprese dei paesaggi e al racconto che ne fa Alessandro. Per Reggio sarà una bella occasione per raccontarsi attraverso il cibo che sa di Sole e la sua gente. E mentre è già partito il passaparola sui nomi dei ristoranti in gara, la produzione come sempre mantiene il riserbo.
E allora siate bravi, ristoratori, e anche coerenti come chiede Borghese. Perché quando arriverà il momento del celebre “Io vi ho portato in giro… avete fatto tutto voi”, pronunciato dallo chef prima di svelare la classifica provvisoria, ed eventualmente ribaltarla, il vostro giudizio… potrebbe rivelarsi un boomerang.
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)


