Ad Amaroni un viaggio sensoriale: così nasce la Via del Miele

Quello di Amaroni è il profilo di un borgo che sceglie la dolcezza, per farne qualcosa di ancora più buono. Amaroni, nel catanzarese, è la Città del Miele della Calabria, conserva il valore di un’antica tradizione apistica. Oggi però ha dato vita ad un progetto nuovo, delicato e denso nello stesso tempo, proprio come il miele. C’è un lavoro intenso che definisce un percorso calibrato e attento, misurato, com’è il lavorio in natura delle api. C’è la visione lungimirante di un’amministrazione comunale, che ha deciso di coinvolgere le famiglie dedite alla produzione del miele, che ha agito d’intesa con i professionisti del territorio, il proprio e quello interessato del settore. E allora è successo che, in questo borgo di montagna, la lungimiranza, si è tradotta in idea e l’idea ha indicato l’itinerario da disegnare e percorrere, per poter realizzare. Diventa voce, per noi, di questo progetto, Teresa Lagrotteria, vicesindaco di Amaroni che, rispondendo alle domande, ha descritto quanto realizzato finora, in modo tale che Amaroni divenisse appieno una realtà territoriale e regionale del miele. Dal dicembre 2005 il borgo è parte delle Città del Miele, l’Associazione nazionale creata per “sostenere e promuovere il riconoscimento delle tipicità dei mieli italiani”, Amaroni ne fa parte ma, spiega Lagrotteria, “non solo per fare rete. L’adesione è ad una identità, non tanto per rientrare in una associazione ma per creare” prodotti, cultura, buona cucina e tradizione. Nel 2011, Amaroni ha ottenuto, grazie all’Istituto Alberghiero di Soverato, il secondo posto alle finali, in Val d’Aosta, del Concorso Nazionale Gastronomico “Il miele in cucina”: “abbiamo pensato- racconta ancora Lagrotteria- di identificare il prodotto di eccellenza di Amaroni, il miele, attraverso la realizzazione di un marchio collettivo, di proprietà comunale. È nato così il brand Amaroni Mieli e il suo pay off “I buoni di Calabria”, che nel 2012 ha debuttato nell’importante vetrina di Vinitaly”. La narrazione continua, il disegno va avanti: “Abbiamo poi inaugurato le degustazioni all’interno di Agrifood e abbiamo consolidato questo progetto, che porta in sé l’obiettivo di elevare il miele ad essere un ingrediente in cucina completo, non più e non solo considerato come dolcificante ma elemento da impiegare dall’antipasto al dolce”.

Si è pensato di coinvolgere la buona tavola e i professionisti del settore, compresi gli chef che hanno fatto sperimentazione in cucina, una serie di azioni, manifestazioni che hanno contribuito a caratterizzare il territorio di Amaroni, perché “questo percorso- continua Lagrotteria- che non è stato semplice, ha consentito di poter trasformare un brand identificativo di un prodotto di territorio, in una forma di branding, ma si è fatto anche strumento per raccontare il territorio e la sua comunità”.

Essere di Amaroni è essere città del miele, che in questo senso sta per divenire una città aperta: “Sta per nascere la Via del miele– ci dice il vicesindaco-abbiamo voluto tracciare il solco di un nuovo progetto promozionale che partendo da Amaroni andasse ad interessare buona parte della costa catanzarese. L’obiettivo è quello di condurre chef e pasticceri selezionati e della costa, verso una gastronomia alternativa, che sia anche più ricercata. È un importante momento formativo- aggiunge Lagrotteria- che diventa anche un momento di condivisone per i professionisti dell’arte culinaria, impegnati nella ricerca di sapori nuovi e raffinati, con la possibilità di offrire alla propria clientela una gastronomia diversa. E quindi il prossimo 27 novembre presso l’Istituto Alberghiero di Soverato, anche nostro partner in questa iniziativa, saranno ospitati due laboratori sperimentali, il primo condotto dallo chef Daniele Caldarulo, pugliese, e il secondo dal maestro pasticcere Paolo Caridi, che mostreranno alla master class accostamenti e tecniche che avranno come protagonisti i mieli di Amaroni nella preparazione di pietanze varie e dolci”.


E se le vie del miele sono così tracciate, ci si chiede quanto, a questo punto, il territorio si senta pronto o fino a che tappa del suo percorso sia arrivato: “il territorio è quasi pronto- afferma con prudenza Lagrotteria- nel senso che queste iniziative che l’Amministrazione comunale sta portando avanti servono proprio a dare il giusto impulso ai professionisti della gastronomia. Un impulso già percepito, nella proposta di menù alternativi, nei quali il miele è protagonista e ingrediente principe”.

Quello di “Amaroni in cucina” è un momento sperimentale che “noi vogliamo poter continuare a sostenere e condurre verso risultati sempre più apprezzati, e da parte del consumatore e in questo caso dalla clientela dei ristoranti e delle pasticcerie selezionate”. Non solo territorio. La bontà dei progetti di Amaroni e del suo essere Città del miele è infine strettamente legata a quella che è una nuova consapevolezza, che riguarda il valore nutritivo e nutraceutico del miele e di tutto ciò che le api producono: “Si – conclude Lagrotteria- in effetti l’obiettivo è quello di andare incontro a quelle che sono le esigenze dei consumatori, cioè far arrivare a tavola prodotti genuini e di qualità, è un modo di garantire, in maniera inalterata e sincera, la naturalezza di questo prodotto che ha il suo valore poiché esprime anche una certa tradizione”.
info@meravigliedicalabria.it
