Calabria a Km Zero, tutte le bontà a Camigliatello Silano

Conto alla rovescia per la prima edizione di Calabria a Km Zero, un evento che celebra l’agricoltura di prossimità e che si terrà il 19 e 20 ottobre a Camigliatello Silano (CS), lungo il corso principale. Una due giorni, dalle 10:00 alle 20:00, durante la quale sarà possibile immergersi in un’atmosfera unica, fatta di sapori e tradizioni autentiche.
Passeggiando tra gli stand, i visitatori avranno l’opportunità di degustare e acquistare prodotti a Km 0, direttamente dalle mani dei produttori locali, membri della Rete Regionale dei G.A.L. Sarà un’occasione per scoprire e apprezzare l’eccellenza dei prodotti calabresi, dalla gastronomia alle specialità artigianali. La manifestazione, inoltre, offrirà anche un ricco programma di attività , fra dibattiti, incontri tematici e, soprattutto, show cooking, grazie alle quali i visitatori potranno conoscere meglio i prodotti del territorio, le loro specificità ed imparare dai migliori chef come valorizzare in cucina queste vere e proprie eccellenze di casa nostra.
Spazio anche all’intrattenimento con spettacoli e concerti. Gli eventi più attesi sono certamente il concerto di Eman, previsto per sabato 19 ottobre alle 17.30, e quello di Mimmo Cavallaro, che andrà in scena domenica 20 ottobre alle ore 17.30.


Calabria a km zero – Festival dell’Agricoltura di Prossimità , organizzato dal GAL Sila, in collaborazione con il comune di Spezzano Sila e la Pro Loco di Camigliatello Silano e parte della rassegna “Autunno in Sila”, è un evento che rientra nel progetto “Filiere Corte e Mercati Locali”, che ha come obiettivo principale valorizzare il sistema agroalimentare locale.
Il progetto, realizzato nell’ambito del Progetto di cooperazione “Filiere corte e mercati locali” a valere sulla Misura 19.3 del Psr Calabria 2014-2022., mira a potenziare i canali promozionali e di commercializzazione per i prodotti a filiera corta e km zero, rendendoli più attrattivi e riconoscibili; da un lato un vero e proprio sostegno nei confronti dei piccoli produttori, dall’altro la promozione di uno stile di vita più salutare e sostenibile, riducendo sprechi alimentari e impatti ambientali.



«Il progetto – ha dichiarato Francesco De Vuono, direttore Gal Sila – si pone l’obiettivo di sviluppare strategie di confronto e scambio di buone pratiche tra i GAL per valorizzare il sistema agroalimentare locale attraverso il potenziamento e l’innovazione di canali promozionali e di commercializzazione dei prodotti a filiera corta e km 0, sostenendo la nascita di sinergie per la formazione di aggregazioni tra gli operatori del territorio. Il progetto si propone di rendere i prodotti agro-alimentari locali e da filiera corta maggiormente attrattivi e facilmente riconoscibili ai consumatori locali e nazionali, attraverso la loro identificazione e selezione e la realizzazione e partecipazione ad eventi enogastronomici, che coinvolgeranno in maniera integrata le aziende produttrici del territorio. La finalità è la valorizzazione delle produzioni locali di qualità , di sensibilizzare un pubblico più ampio nei confronti di una cultura del gusto e della qualità del cibo. Nuovi stili di vita alimentari stanno nascendo, e con essi cresce l’attenzione per prodotti locali, specialmente quelli di nicchia. Si assiste ad un ritorno ai prodotti genuini in risposta alla standardizzazione della produzione industriale e all’omologazione del gusto».


«Sul cibo, oggi – ha ribadito De Vuono – si gioca una partita importante sia culturale che di riscoperta e leva strategica per ridare alle aree rurali nuove opportunità di sviluppo, tramite la rivitalizzazione delle colture tipiche, la diversificazione e la stagionalità , ma anche con il recupero e la valorizzazione delle tradizioni e il conseguente rafforzamento dell’identità locale,
 Attraverso questa operazione si vuole tutelare e sostenere i piccoli produttori, che vediamo in questi giorni mobilitati per denunciare la perdita di autonomia decisionale, la riduzione dei redditi e le difficoltà di accesso al mercato».
«Il km zero – ha concluso il direttore del Gal Sila – non è soltanto la nuova frontiera del consumo responsabile, ma un modo nuovo più salutare di vivere e di nutrirsi con i prodotti della terra. E anche un sistema ottimale per sostenere strutturalmente i buoni produttori di prossimità , spesso in difficoltà perché penalizzati dalle catene della grande distribuzione. Il progetto si inserisce anche nelle attività strategiche volte a prevenire strutturalmente gli sprechi alimentari, riducendo i consumi di risorse e gli effetti ambientali (ad esempio i consumi energetici e di preziose risorse quali l’acqua o l’inquinamento da trasporto)».
