Catanzaro, la nuova Bandiera Blu tra storia e tradizione

Una delle due nuove entrate (assieme a Rocca Imperiale) tra le diciannove bandiere blu calabresi del 2023, collocata al centro della regione, Catanzaro è l’unico capoluogo di provincia ad aver ottenuto il vessillo azzurro che però non sventolava da diversi anni nel capoluogo regionale. Oggi vi portiamo in viaggio alla scoperta delle sue bellezze marine, dalle dune di Giovino al lungomare di Catanzaro Lido, ma anche della sua storia e di alcuni suoi luoghi simbolo.
Il lungomare di Catanzaro Lido e le incontaminate dune di Giovino
Separata soltanto da trentacinque chilometri di terra, Catanzaro è collocata tra il Mar Jonio – dal quale è possibile osservare delle suggestive albe – e il Mar Tirreno, scenario invece di incredibili tramonti, costituendo così l’istmo più stretto d’Italia.
Proseguendo poco più a sud rispetto al centro storico si giunge a Catanzaro Lido, il quartiere cittadino che costituisce il tratto marinaro e balneare affacciato sulle coste del Mar Jonio. Due spettacolari chilometri di lungomare sono lo scenario perfetto per trascorrere qualche ora all’aria aperta, ascoltare il rumore delle onde che si infrangono sui sassi e respirare l’odore della brezza costiera, circondati da centri di ristorazione, bar, locali notturni e alberghi. Da questo tratto prosegue la costa per circa venti chilometri fino ad arrivare nella nota località turistica di Soverato.
Il Porto cittadino, in fase di sviluppo, è in grado di accogliere diportisti e turisti e di ospitare i pescherecci locali. Poco distante dal porto la costa si tinge dei magici e pittoreschi frangiflutti colorati, abbelliti dall’artista pop Massimo Sirelli.



Tra gli ultimi tratti costieri non cementificati, nonostante il vivace sviluppo economico e urbanistico che sta vivendo il quartiere marinaro di Catanzaro, Giovino è ancora in grado di offrire spiagge dall’incontaminata bellezze che affacciano sul profondo Mar Jonio, capaci di regalare un’esperienza autentica e verace immersa nella natura. Il litorale è caratterizzato dalla verde pineta che rinfresca le torride giornate estive e dalla sabbia bianca e finissima che avvolge i bagnanti e permette una comoda permanenza sulla spiaggia. Proprio questa caratteristica è una delle peculiarità del tratto costiero che presenta delle vere e proprie dune modellate dal vento e dalle onde del mare capaci di creare uno straordinario ecosistema ricco di biodiversità tra flora e fauna. La passeggiata sulle mutevoli dune non permette ai suoi visitatori di abituarsi ad una conformazione standard di questo mutevole e suggestivo tratto della costa ionica, habitat di diversi e rari esemplari di tartaruga marina caretta caretta, considerata una specie a rischio estinzione.
Un viaggio nella storia e nei suoi luoghi simbolo
Un vento maleducato – sempre presente per rinfrescare le calde giornate estive e per irrigidire quelle invernali – del velluto – a testimonianza della sua storica tradizione nella lavorazione del velluto e della seta – e devota al suo Santo Patrono Vitaliano, Catanzaro è anche nota come la città delle tre “V”. Katantza’rionm già dalla sua toponomastica mostra le sue origini bizantine in quanto fondata dai condottieri Cattaro e Zaro, i quali la introdussero alla nobile arte serica che le valse fama e ricchezza e i cui nomi vennero poi accorpati per indicare la città posta sotto un rilievo terrazzato; già, perché uno dei simboli cittadini è proprio il “Viadotto Bisantis” (Il secondo ponte ad arco al mondo per ampiezza di luce dell’arco tra quelli ad arcata singola) che collega la città dislocata attorno ai suoi tre colli (del Vescovato, di San Rocco e di San Giovanni) unendo il centro storico dalla periferia separata da uno dei molti corsi d’acqua a carattere torrentizio. L’imperatore Carlo V, per onorare l’ardita resistenza dei catanzaresi all’assalto francese, decise di assegnare alla città lo stemma onorifico rappresentante un’aquila coronata che sovrasta i tre colli della città di Catanzaro e reca la scritta “sanguinis effusione”. Lo stesso nome Italia deriverebbe dal vocabolo Italói, con il quale i greci indicavano i Vituli, popolazione identificata nei pressi dell’odierna Catanzaro.




Tra i suoi luoghi simbolo, l’opera realizzata da Giuseppe Rito “Il Cavatore” emblema bronzeo della costanza e della fierezza del lavoro e rinomato luogo di ritrovo per gli appuntamenti cittadini, collocato nel cuore del centro storico.

Il “Teatro Politeama Mario Foglietti” sede di importanti spettacoli e cerimonie volta alla diffusione dell’espressione artistica classica, moderna, contemporanea e d’avanguardia in città ma non solo; è il più giovane tra i rinomati teatri italiani ma è dotato di una nobile tradizione teatrale che Catanzaro sviluppò nel Teatro Real Francesco poi divenuto Teatro Comunale.

Il Complesso Monumentale del San Giovanni è circondato da possenti mura e sorge sui resti del distrutto castello normanno-svevo, sulla struttura difensiva voluta da Roberto il Guiscardo.
Dal 2017 sono state restaurate anche le Gallerie del San Giovanni, impiegate come antiche segrete del Castello oltre che come via di movimento e fuga per i soldati.

Il Parco della Biodiversità Mediterranea si estende per sessanta ettari all’interno della Città di Catanzaro ed ospita al suo interno il Centro Recupero Animali Selvatici, il Museo Storico Militare “Brigata Catanzaro e numerose e pregevoli installazioni artistiche.
Prosegue il nostro viaggio nelle Bandiere Blu calabresi del 2023

Quella che lega la Calabria al mare è una storia dal sapore antico e autentico, che racconta lo scambio tra popoli e culture diverse unite dalle sue acque e valorizzate dalle straordinarie peculiarità delle terre d’origine, in un’altra delle meravigliose località marittime e turistiche di una magnifica regione che nel 2023 ha visto crescere il numero di Comuni che hanno conquistato l’ambita Bandiera Blu tra i quali- Soverato, Rocca Imperiale, San Nicola Arcella, Trebisacce, Isola Capo Rizzuto , Diamante, Roccella Jonica, Praia a Mare – tutti da raccontare e visitare.
di Matteo Cosco
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