Ciclovia dei Parchi, una pedalata “da Oscar” sull’Appennino calabrese
Quasi superata l’estate, che non mancherà di farsi sentire anche con le sue ‘ottobrate’, la Calabria continua ad essere un paradiso per gli amanti della bicicletta. E lo sarà a maggior ragione in autunno, quando i boschi si tingono di sfumature dorate, brune e rosse; l’aria odora di terra umida e foglie cadute, e ogni pedalata diventa un viaggio tra colori e profumi unici. La Ciclovia dei Parchi Calabria, con i suoi 545 chilometri, offre un’esperienza sbalorditiva attraverso alcuni dei paesaggi più affascinanti e incontaminati della regione. Si snoda infatti lungo la dorsale appenninica – interessando un’area protetta vasta circa 350.000 ettari – collegando quattro parchi: il Parco Nazionale del Pollino, il Parco Nazionale della Sila, il Parco Naturale Regionale delle Serre e il Parco Nazionale dell’Aspromonte. Questo specifico itinerario, offre certo panorami spettacolari, ma incoraggia anche il turismo sostenibile, con la bicicletta che è il mezzo assolutamente ideale per scoprire il lato più vero della Calabria.
Recentemente, la Ciclovia dei Parchi è entrata a far parte di EuroVelo 7, conosciuta anche come Ciclovia del Sole, un itinerario ciclabile che collega Capo Nord a Malta, attraversando nove paesi europei per oltre 7.650 chilometri. Questo importante riconoscimento, frutto dell’impegno della FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta e della Regione Calabria, proietta la regione su un palcoscenico internazionale, attirando cicloturisti da tutta Europa. Il viaggio è strutturato in 12 tappe, ciascuna delle quali presenta tre diversi livelli di difficoltà.
Un viaggio attraverso paesaggi arcaici
Tutto inizia a Laino Borgo, ai confini settentrionali della Calabria, nel cuore del Parco Nazionale del Pollino. Qui, montagne maestose e gole profonde – come quelle del fiume Lao – ospitano una biodiversità unica, tra cui il raro pino loricato, simbolo del Parco. Pedalando tra boschi di faggi e abeti, si attraversano paesaggi dove è possibile avvistare aquile reali e lupi appenninici. Le vette del Pollino sono le terrazze da cui la vista si estende a Est fino al Mar Ionio e, a Ovest, al Mar Tirreno.
Proseguendo verso sud, si arriva nel Parco Nazionale della Sila, il vasto altopiano a oltre 1.200 metri di altitudine, noto come il “Gran bosco d’Italia“. Le foreste di pini larici e faggi a perdita d’occhio, sono interrotte soltanto dai laghi cristallini Cecita e Ampollino. Una delle tappe imperdibili è il Centro Visita Cupone, nei pressi del Lago Cecita, dove i sentieri segnalati e il Museo Naturalistico danno la possibilità di conoscere meglio l’ecosistema silano. La recente inaugurazione della Ciclopista dell’Ampollino, un tratto di 2 chilometri che collega il Centro Visite di Trepidò al Teatro Tenda, ha arricchito ulteriormente l’offerta cicloturistica del parco, portando a 180 chilometri i percorsi ciclabili all’interno della Sila.
La ciclovia attraversa anche antichi borghi come Acri e Bisignano, con i loro centri storici ricchi di arte e cultura. Le strade a basso traffico permettono di pedalare in tutta sicurezza, immersi in paesaggi rurali dove il tempo sembra essersi fermato. La salita al Timpone della Morte regala viste panoramiche sull’intera vallata, mentre la discesa verso il Lago Cecita stordisce per la sua bellezza.
Un panorama unico tra due mari
Solo arrivando al Monte Tiriolo, si può ammirare un panorama inaspettato: da un lato il Mar Tirreno, dall’altro lo Ionio. Nelle giornate più limpide, lo sguardo si spinge fino alle isole Eolie, che emergono all’orizzonte come perle nel blu. È uno dei pochi luoghi al mondo dove è possibile vedere due mari contemporaneamente. E in Calabria si può.
Tra le foreste incantate delle Serre
Continuando il lungo il tracciato, si raggiunge il Parco Naturale Regionale delle Serre, un territorio di colline verdeggianti, boschi rigogliosi e corsi d’acqua limpidi. Qui, la natura regala spettacoli unici come le Cascate del Marmarico che, con i suoi 114 metri, sono più alte dell’Appennino meridionale. Nel borgo di Serra San Bruno, poi, un tuffo nella storia e nella spiritualità, con la sua antica Certosa fondata nel 1091. Pedalare tra questi luoghi significa immergersi in sensazioni mai provate. Infatti, ci si può meravigliosamente perdere nel bosco Archìforo, di quasi cinquemila ettari. È talmente unico nel suo genere che il maggior esperto mondiale di silvo-terapia, il medico immunologo giapponese Quing Li, lo ha inserito tra i quaranta boschi al mondo ideali per lo Shirin – Yoku o ‘bagno nella foresta’.
L’Aspromonte e la conclusione del viaggio
La tappa finale conduce al Parco Nazionale dell’Aspromonte, con le sue montagne impervie che sembrano rotolare a mare, tanto è stretta la ‘punta dello stivale’. Tra canaloni profondi e fiumare, la flora include specie rare come l’abete bianco e il pino laricio. Il Sentiero dell’Inglese è uno dei percorsi più affascinanti, con le sue viste panoramiche sullo Stretto di Messina e sulla Sicilia. Il viaggio termina a Reggio Calabria dove, oltre alla vista strabiliante sullo Stretto, è possibile visitare il Museo Archeologico Nazionale che ospita, insieme ad altre infinite rarità, i Bronzi di Riace.
Molto di più di un’esperienza
La Ciclovia dei Parchi attraversa oltre 60 tra città, paesi e borghi, ognuno con le sue tradizioni e peculiarità. Il percorso è completamente segnalato e attrezzato con fontane, bike center, aree di sosta e strutture ricettive che garantiscono sicurezza e comfort ai cicloturisti. Realizzata grazie a un finanziamento di oltre 3 milioni di euro dal Fondo europeo per lo sviluppo regionale 2014-2020, all’interno della programmazione POR FESR FSE della Regione Calabria, la Ciclovia dei Parchi ha ricevuto nel 2021 l’Italian Green Road Award, l’Oscar italiano del cicloturismo, a pari merito con la Provincia Autonoma di Trento.
Abbandonarsi alla bellezza
Il turismo sostenibile e la mobilità dolce sono sempre più praticati, e la Ciclovia dei Parchi della Calabria rappresenta un’opportunità unica per scoprire una regione davvero ricca. Un viaggio in bicicletta è, senza retorica, un’esperienza di vita, un modo per riconnettersi con la natura, pedalando al ritmo lento ma appagante della scoperta. Che siate ciclisti esperti o semplici amanti delle due ruote, la Ciclovia dei Parchi vi accoglie con la sua varietà di paesaggi, la ricchezza culturale e la genuina ospitalità. E l’autunno che verrà, con i suoi colori e il suo foliage pazzesco, è il momento ideale per intraprendere questo viaggio. Basta lasciarsi guidare dal sentiero e abbandonarsi semplicemente alla bellezza.
Di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)
Foto tratte dal profilo Facebook di Ciclovia Parchi Calabria