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Corigliano, a Vinicio Marchioni il Premio Nazionale Aroldo Tieri

Corigliano, a Vinicio Marchioni il Premio Nazionale Aroldo Tieri

È il noto attore romano ma di origini calabresi – per parte di madre di Torre MelissaVinicio Marchioni (“il Freddo” della serie televisiva “Romanzo Criminale”, o Nino in “C’è ancora domani” di Paola Cortellesi) il vincitore della settima edizione del prestigioso “Premio Nazionale Aroldo Tieri – Una vita per lo spettacolo”. Il riconoscimento, assegnato annualmente a un attore o un’attrice di spicco nel panorama nazionale, è frutto di un’approfondita valutazione del Comitato di Coordinamento presieduto dal giornalista Ernesto Paura. Membri del Comitato, oltre allo stesso Paura, sono Liliana Misurelli, Pinuccio Pellegrino, Gaetano Gianzi, Salvatore Viteritti, Serafino Caruso e Pasquale Aversente.

La cerimonia di consegna del premio, creata dal celebre maestro orafo Gerardo Sacco, si è tenuta nel Salone degli Specchi del Castello Ducale di Corigliano e ha fatto registrare un’ampia partecipazione. all’evento, voluto dal Comune di Corigliano Rossano e realizzato in collaborazione con l’Associazione culturale “White Castle” e il Circolo della Stampa “Pollino-Sibaritide”, è stata presente Giuliana Lojodice, raffinata attrice e compagna d’arte e di vita di Aroldo Tieri, che ha consegnato personalmente il Premio.

La manifestazione si è aperta con l’introduzione del giornalista Ernesto Paura, Presidente del Comitato di Coordinamento del Premio, e i saluti istituzionali del vicesindaco di Corigliano-Rossano con delega alla Cultura, Giovanni Pistoia.

La serata è stata accompagnata dalla musica del trombettista Luca Aquino e del fisarmonicista Salvatore Cauteruccio, mentre la conduzione è stata affidata ad Erminia Madeo.

Il Premio Nazionale si configura come un appuntamento prestigioso e atteso per celebrare l’indimenticabile attore Aroldo Tieri (figlio del commediografo Vincenzo), nato a Corigliano Calabro il 28 agosto 1917 e deceduto a Roma il 28 dicembre 2006.

«Con Coriglianoaffermava Tierimantengo legami profondi, pieni di affetto e sentimento. Anche mio padre era legatissimo alla sua città, avendovi trascorsi gli anni più belli della sua vita. È stato lui a trasmettermi questo sentimento delle “radici” che, con il trascorrere del tempo, mi cresce dentro sempre più forte e più intenso. Ricordo la vecchia Corigliano della mia infanzia, i parenti e gli amici che mi hanno seguito e mi seguono nel lavoro. Quando venivo a recitare nel teatro di Corigliano, rimanevo davvero confuso dalle tante manifestazioni di affetto. Nella mia Corigliano ci torno sempre volentieri e con l’animo colmo di gratitudine verso tutti i miei concittadini».

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