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Diamante bandiera blu, ma terra di arte e di peperoncino

Diamante bandiera blu, ma terra di arte e di peperoncino

Diamante. Il suo nome evoca valore e bellezza, fa immaginare storie e uomini di mare, pirati che trafugano e nascondono pietre preziose custodite tra meravigliose coste dall’acqua turchese. Circondata da un mare mozzafiato che le vale l’appellativo di Perla del Tirreno, nei cui fondali regna la posidonia argentata indice di un’elevata qualità ambientale, Diamante ha ottenuto, anche nel 2023, la celebre e prestigiosa Bandiera Blu (assieme ad altri comuni che abbiamo già raccontato come Soverato, Rocca Imperiale, San Nicola Arcella, Trebisacce e Isola Capo Rizzuto). Scrigno prezioso di mille genti e ricchezze, Diamante costituisce uno dei tanti tesori calabresi tutto da scoprire.

peperoncino - Meraviglie di Calabria - 2

Partiamo dal suo tratto più piccante e colorato, obbligatoriamente di colore rosso e dalla grande fama, cioè il peperoncino di Calabria. Ogni anno la Perla del Tirreno è teatro del Festival del Peperoncino (al via dal 6 al 10 settembre prossimo) nel quale la città si anima di feste, spettacoli, mostre e convegni oltre a mettere in scena, occasione non adatta ai deboli di stomaco, il Campionato Italiano dei Mangiatori di Peperoncino. Quale luogo più adatto ad ospitare anche l’accademia italiana del peperoncino? Nata nel 1994, oggi conta numerosi iscritti su tutto il territorio nazionale e punta a promuovere la “cultura del piccante” non solo nella gastronomia ma anche nella cosmesi e nella farmacologia. Quella tra i calabresi è il peperoncino è stata un’unione simbiotica: introdotto dall’ America, questo prodotto ha trovato subito ampio spazio nella cucina mediterranea per accompagnare e insaporire “Piatti poveri” e ben si è sposato con il temperamento piccante dei calabresi.

I murales nel centro storico di Diamante, un museo a cielo aperto

Colori ovunque, scatti fotografici e viavai di persone, oggi siamo tra i suggestivi vicoli di Diamante, straordinario esempio di street-art in grado di valorizzare il centro storico cittadino non snaturando la sua natura ma rivisitandolo in chiave moderna.

Il borgo di Diamante è unico anche grazie ai circa duecento murales che colorano le ridenti vie cittadine. Realizzati da artisti di fama internazionale, ogni anno attraverso l’iniziativa “Muralespanso” se ne aggiunge qualcuno di nuovo che dà un volto e un tono diverso ad ogni già unico vicoletto cittadino, i murales cambiamo e con loro anche il profilo urbano di quello che può considerarsi un vero e proprio museo a cielo aperto.

La prima e pioneristica idea di realizzare quelli che all’epoca erano i primi ottanta murales tra le vie del centro cittadino si deve nel 1981 a Nanni Razzetti, artista genovese di nascita ma diamantese d’adozione, che riuscì a convincere l’amministrazione del tempo e i proprietari delle abitazioni a mettere in scena una magnifica e moderna forma di arte urbana che non deturpa, ma al contrario valorizza ed esalata le potenzialità del centro storico cittadino. L’unico difetto di questo dedalo multicolore è quello di finire “catapultati” in una delle numerose foto scattate dai turisti muniti di macchine fotografiche e smartphone.

Cirella, un’isola di storia e incontaminata bellezza

Il nostro viaggio marinaresco approda adesso alla selvaggia e incontaminata isola di Cirella, collocata all’interno del pittoresco scenario della Riviera dei Cedri e tutelata grazie all’istituzione di un parco marino. Attrazione balneare per le sue coste rocciose in perenne lotta con l’erosione dell’acqua marina che ha creato insenature, anfratti e grotte uniche, l’isola di Cirella, circondata dal Mar Tirreno, è anche un importante sito storico-archeologico. Domina infatti l’isolotto ciò che resta di una fortificazione militare denominata Torre dell’isola di Cirella dalla pianta quadrata e con robuste mura dell’altezza di circa dieci metri erette per difendere la cittadina dalle incursioni dei pirati turchi provenienti dalla costa. Inoltre, il mare tra le terre che collega l’isolotto al continente custodisce nel suo blu alcuni reperti archeologici sommersi come testimoniato dai rinvenimenti di anfore risalenti al periodo greco e romano custoditi all’interno del Museo Archeologico di Cirella.

Quella di Cirella è una storia davvero antica che affonda le sue radici nella prima popolazione dell’area a partire dal Paleolitico, come testimoniato dal ritrovamento di resti archeologici dell’epoca; secondo Plinio il Vecchio durante la colonizzazione magno greca l’isola sarebbe stata dotata di un ampio porto in grado di facilitare le comunicazioni con la madre patria. Oggi i suoi ruderi eretti quasi a sfidare il peso dell’incedere del tempo, ricordano plasticamente una storia che parla di fierezza e di ardita resistenza identitaria come quella dimostrata durante la Battaglia di Canne e durante l’opposizione alla furia carteginese.

Non solo per il suo splendido e meraviglioso mare da Bandiera Blu, ma anche per la sua unica proposta culturale, Diamante costituisce uno scrigno prezioso di tradizioni, sapori e paesaggi tutto da visitare.

di Matteo Cosco

info@meravigliedicalabria.it

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