Skip to main content
Notizie

Felici & Conflenti, la cultura popolare che anima il Reventino

Felici & Conflenti, la cultura popolare che anima il Reventino

Dopo un’intensa apertura fatta di laboratori, incontri e primi momenti musicali condivisi, l’undicesima edizione di Felici & Conflenti entra  nel vivo del programma con tre giornate dense di cammini, laboratori, ritualità e festa collettiva. Un evento che negli anni ha trasformato Conflenti in un organismo vivo dove la cultura popolare è spazio di relazione e possibilità.

Ieri ha preso il via “Confluenze Sonore”, con un’escursione a cura di Conflenti Trekking che ha condotto i partecipanti al vecchio mulino di Conflenti Superiore, dove si è svolto il seminario “Oltre l’Umano. Ecologia del Suono nel Reventino” a cura di Christian Ferlaino, recentemente nominato nel board del gruppo internazionale Multispecies Sound and Movement. La giornata è proseguita con un pranzo collettivo accompagnato dal concerto delle Damaramà, quartetto polifonico femminile, e con la performance “Anomali Selvatici” di Gianluca Zammarelli e Catello Gargiulo al bar Visora. In serata, come da tradizione, la festa si è spostata in Piazza Pontano, animata da suonatori tradizionali e dalla comunità.

Il weekend, venerdì 25 luglio, si apre con i laboratori musicali e coreutici che da sempre danno forma al percorso didattico del progetto. Ogni mattina spazio alla formazione con laboratori di danza tradizionale del Reventino con Andrea Bressi; canto con Giuseppe Gallo; organetto con Loris Paola Daniele Gallo; zampogna con Giuseppe Muraca e Christian Ferlaino, e – per il secondo anno, 25 e 26 luglio – un laboratorio introduttivo alla lira calabrese con Francesco Denaro.

Nel pomeriggio, spazio ai più piccoli con il laboratorio creativo “Intrecci in movimento” a cura di Jessica Vitulano, che continua il percorso avviato quest’anno per costruire momenti dedicati all’infanzia all’interno del programma. I suoni torneranno poi a invadere le strade con la fanfarra itinerante, preludio alla serata in cui il bar Centrale ospiterà lo spettacolo “Birbanti” con Marta Mazzocchi e Matteo Vignati, in un incontro tra ballate del Nord e atmosfere raccolte.

Sempre venerdì, alle ore 18:00 in Piazza Pontano, si terrà uno dei momenti centrali di riflessione collettiva: l’incontro con Vito Teti, tra gli antropologi più significativi nel pensiero sulle aree interne, con l’intervento “Paesi oggi. Geografie del possibile tra spopolamento, rigenerazione e nuove frontiere”. Un’occasione di dialogo tra comunità locali, istituzioni e studiosi per ripensare il futuro dei luoghi a partire da chi li vive e li attraversa.

La sera sarà poi tutta dedicata al suono con una sequenza di concerti che mettono in relazione territori e tradizioni: i Kiepò, dalla Campania cilentana; i Trillanti, custodi e interpreti delle sonorità del basso Lazio; e naturalmente i suonatori e le suonatrici di Felici & Conflenti, protagonisti di una festa che si fa rito partecipativo, sempre più affollata, sempre più condivisa.

Il finale di sabato 26 luglio sarà un intreccio di pratiche, laboratori e momenti simbolici. Dalla mattina fino al pomeriggio, le attività si concentreranno nella località Ardano, dove si terranno il laboratorio di cucina tipica, il pranzo collettivo e il laboratorio d’insieme. I Giganti di Felice Napoleone da Porto Salvo torneranno a camminare per le strade di Conflenti, annunciando il momento più atteso: la “Festa d’a Grispeddra Cujjintara”, curata da Nicola Butera, che ogni anno riunisce memorie, farine, mani e canti.

Nel tardo pomeriggio torna anche la performance “Anomali Selvatici” e infine – alle 21:00 in Piazza Pontano – il concerto degli Officina Zoè, gruppo storico della riproposta musicale salentina, attivo dagli anni ’90 e capace di restituire forza e complessità al patrimonio sonoro della pizzica. La chiusura, come sempre, è affidata ai suonatori tradizionali e al rito collettivo del Ballo del Ciuccio, che ogni anno spegne le luci della festa ma ne accende il ricordo fino all’anno successivo.

Felici & Conflenti continua a confermarsi non solo come evento, ma come processo culturale che mette al centro le persone e i territori, un archivio vivo di saperi, pratiche e forme di abitare che si rinnovano attraverso la partecipazione. «Non si tratta di salvare le tradizioni, ma di farle camminare con noi» – affermano i promotori – «Felici & Conflenti è prima di tutto una possibilità: per stare, per tornare, per costruire senso a partire da ciò che abbiamo già».

Programma completo e aggiornamenti: www.felicieconflenti.it

info@meravigliedicalabria.it

Tag correlati
Condividi
Carrello0
Non ci sono prodotti
Continua a fare acquisti
Search
×