Festival d’autunno, a Lucio Dalla l’omaggio di Cesare Bocci e il duo Mercadante
Avrà la voce di Cesare Bocci, il Lucio Dalla che si racconterà sabato sera, nel Museo Marca, per il primo dei tre eventi previsti nel prossimo fine settimana dal Festival d’autunno, denominato “Tra Oriente e Occidente”. Tra sabato e domenica infatti in un felice incontro tra musica, teatro e meditazione, il Festival ideato e diretto da Antonietta Santacroce cercherà di creare un ponte tra le due culture, quella occidentale e quella orientale, attraverso la narrazione delle opere e delle gesta di grandi protagonisti della musica e dello sport da una parte e la scoperta del prana e dell’energia interiore attraverso la pratica dello yoga, dall’altra. A guidare i yogi sarà Vincenzo Bosco, allievo di Sathya Sai Baba, famoso maestro indiano diventato poi il suo guru. Bosco aiuterà a guardare dentro di sé e a recuperare l’energia vitale, per iniziare un percorso che conduca alla consapevolezza di Sé, seguendo quelle “Connessioni” che caratterizzano la programmazione 2024 del Festival d’autunno, sostenuto da Regione Calabria/Calabria Straordinaria; Camera di Commercio di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia; Comune di Catanzaro, Fondazione Carical, oltre che da vari Enti privati.
“Tra Oriente e Occidente”, inizierà proprio sabato 26 alle ore 18 nel Museo Marca con “4/3/1943… Lucio Dalla!”, il doveroso omaggio al grande cantautore bolognese da parte del duo formato da Rocco Debernardis al clarinetto e Leo Binetti al pianoforte, componenti dell’Orchestra Mercadante, insieme all’attore Cesare Bocci che narrerà in prima persona, seguendo le tappe di una sorta di diario personale, il “viaggio” di Lucio Dalla, attraverso le sue più famose canzoni. I testi sono di Federica De Bernardis, figlia di Rocco.
«Da “Il gigante e la bambina”, “Cara”, “L’anno che verrà”, “Anna e Marco”, “Piazza Grande”, passando per “4/3/1943”, “Sei io fossi un angelo”, “Com’è profondo il mare”, finendo a “La sera dei miracoli” e alla celebre “Caruso” che chiuderà lo spettacolo – ha spiegato Debernardis – saranno in totale dieci le canzoni tra quelle più belle che Dalla ha composto che si andranno a legare al racconto fatto da Bocci. Sono state scelte appositamente in funzione della narrazione».
I brani riarrangiati saranno infatti proposti nella forma del teatro-canzone.
«La formula è collaudatissima, e in questa proposta che faremo a Catanzaro assume una connotazione molto più intima, che intreccia le melodie di Lucio Dalla con questi racconti fatti in prima persona».
Quanto è stato difficile riarrangiare per due soli strumenti, pianoforte e clarinetto, i brani di Dalla?
«Molto. C’è stato un grande lavoro per “4/3/ 1943… Lucio Dalla!”. Abbiamo rivisto tutte le melodie in un modo così preciso e finalizzato a questo spettacolo che non si potranno utilizzare in altro modo, per altre esibizioni. La musica qui è strettamente legata alle parole, ai testi, una è funzionale agli altri e viceversa».
La voce narrante sarà quella di Cesare Bocci.
«Crediamo sia uno tra i migliori attori in circolazione, un interprete di primo piano. Tutti lo ricordiamo nella parte di Mimì Augello nella serie del Commissario Montalbano, ma ha anche dato il volto a Paolo Borsellino nel docufilm che gli ha dedicato Francesco Micciché e sempre con lui ha girato un altro capolavoro “La scelta di Maria”, in cui era il ministro Gasparotto, colui che promosse il rito del Milite ignoto. Chi meglio di Cesare Bocci poteva interpretare queste pagine?».
Perché un omaggio a Lucio Dalla?
«È stata una mia idea. Ho suonato con lui fino a venti giorni prima che morisse, lo conoscevo molto bene. E conoscevo la sua enorme generosità, avrò modo di raccontarlo la sera di sabato. Credo sia doveroso omaggiare questo gigante della musica cantautorale italiana, che ultimamente ci sembra essere stato un po’ dimenticato. Era un musicista a tutto tondo, sebbene non sapesse leggere la musica, ma questo era un suo valore aggiunto. Come spesso succede, qualche tempo dopo la sua scomparsa, non se n’è più parlato. Non abbastanza. Ed è ancora più doveroso ricordarlo, con la musica nuova che c’è in circolazione, che sono certo lo farebbe rivoltare, se potesse sentirla».
“Tra Oriente e Occidente”, dopo lo spettacolo dedicato a Lucio Dalla, proseguirà alle ore 21 nel Teatro Politeama con “La milonga del fútbol”. Protagonista assoluto sarà il padre dello storytelling sportivo, il giornalista di Sky Federico Buffa, che racconterà nel suo modo unico e coinvolgente, la storia di tre argentini illustri: Omar Sivori, Renato Cesarini e Diego Armando Maradona, accompagnato dal pianoforte di Alessandro Nidi e dalla voce di Mascia Foschi.
Domenica 27 infine ci sarà la novità del Festival d’autunno 2024: dalle ore 10 in poi nel Parco della biodiversità ci sarà “A piedi nudi sull’erba”, la lezione aperta di yoga con Vincenzo Bosco, maestro allievo di Sai Baba, a ingresso gratuito, previa iscrizione sul sito o sui social del Festival
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