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Fiumefreddo Bruzio, il borgodifiume (FOTO)

Fiumefreddo Bruzio, il borgodifiume (FOTO)

È un paese fortificato, l’ingresso è possibile solo attraverso una porta merlata, dove il tempo sembra essersi fermato con un patrimonio storico ed artistico di notevole interesse, ma un paese dove la tradizione culturale si lega in maniera indissolubile all’arte contemporanea per la generosità di un grande artista, Salvatore Fiume, che ne rimase affascinato.

Salvatore Fiume - Meraviglie di Calabria - 2

Nel 1975 il pittore siciliano, infatti, affrescò alcune pareti interne del castello degli Alarcon Mendoza – conosciuto come Palazzo della Valle con scene ispirate alla vita medievale di Fiumefreddo e all’affascinante vicenda di una schiava calabrese imprigionata dai turchi e, nel 1977, i miracoli di San Rocco dentro la cupola di una chiesetta dedicata al Santo.

Quattro gli aspetti ritratti: l’incontro di San Rocco con il terribile flagello della peste, la cacciata della morte, la fede che si diffonde tra le popolazioni colpite dal morbo ed il ritorno alla vita.

Ed è sempre di Fiume, l’idea di collocare le due statue in bronzo, nelle due piazze rivolte verso il mare, due grandi balconate dalla vista mozzafiato. Nel 1996, un anno prima della sua morte, ridipinse le pareti interne del castello dopo che gli affreschi originali erano andati distrutti dalle intemperie.

«Ho dipinto i miracoli di San Rocco dentro la cupola di una chiesetta dedicata a quel Santo nel piccolo paese della Calabria chiamato Fiumefreddo Bruzio. Nessuno mi ha chiesto, né ordinato quel lavoro. Io stesso ho pregato le autorità di lasciarmelo eseguire perché fin dal 1959 desideravo decorare una cupola come Goya aveva fatto a Madrid nella cappella di San Antonio de la Florida»

(Salvatore Fiume)

redazione@meravigliedicalabria.it

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