Fuga romantica a Scilla, diamante della Costa Viola

Non a caso ribattezzata la “Piccola Venezia del Sud”, Chianalea di Scilla è in assoluto il borgo più romantico della Calabria. Facciamo insieme una passeggiata tra le vie del centro storico e le case dei pescatori. 

Oggi ci troviamo in una delle destinazioni turistiche calabresi più rinomate e ambite in provincia di Reggio Calabria, nel meraviglioso scenario della Costa Viola – così denominata per il peculiare colore delle acque del mare – nel borgo più romantico della Calabria e tra i più belli d’Italia, siamo approdati a Scilla. In questo piccolo borgo di mare il mito e la leggenda omerica si infrangono sulle granitiche certezze della storia, raccontando della sua fondazione da parte di pescatori provenienti da quella “Troia fumante” che avrebbe gettato le basi per la genesi della Città Eterna e della romanità. Inoltre, in questi luoghi Ulisse affrontò con grande audacia le sirene proprio sulla sponda calabra dello Stretto di Messina, nel quale Scilla, giovane ninfa che rifiutava l’amore di Glauco, venne trasformata dalla maga Circe in un mostro che faceva naufragare i marinai desiderosi di attraversare questo magico tratto di mare.

Passeggiando tra le sue vie caratteristiche, nelle quali l’odore del mare si affianca al rumore delle onde che si infrangono sul borgo dietro il chiacchiericcio dei visitatori, è possibile osservare alcuni edifici storici come la Chiesa di Santa Maria di Porto Salvo o quella di San Giuseppe, oltre alla novecentesca Villa Zagari, oggi “Monumento Nazionale” dedicato al medico e scienziato Giuseppe Zagari. Entrato di diritto nelle foto ricordo di molti innamorati, famiglie e amici, il borgo di pescatori di Chianalea di Scilla costituisce uno dei luoghi più suggestivi e affascinanti della Calabria, capace di offrire sensazioni uniche anche grazie alla gastronomia locale che, proprio come questa incantevole realtà, proviene dal mare a partire dall’eccezionale tradizione del pesce spada. Inoltre, una vera e propria chicca, difficilmente ritrovabile in altri luoghi, è costituita dall’alternarsi – come in tutta la sorprendente Calabria – del mare alla montagna, che però, a Scilla sembrano quasi baciarsi. Infatti, attraversando la frazione di Melia, si arriva a Gambarie, all’interno di Santo Stefano d’Aspromonte, una tra le più rinomate e peculiari mete sciistiche, che permette di scendere sulla neve con uno sguardo sul mare, facendo attenzione a non farvi distrarre troppo dalla vista di questo pittoresco paesaggio.

Il Castello Ruffo, genius loci di Scilla

Dopo aver fatto una passeggiata nel borgo più romantico della Calabria, la visita prosegue nell’adiacente centro abitato di Scilla, con tappa obbligata al Castello Ruffo, una delle fortezze meglio conservate della regione. 

Il Castello Ruffo è senza dubbio il monumento più importante di Scilla e anche per questo è espressione del suo genius loci, dominando il territorio e lo Stretto e dividendo la spiaggia di Chianalea da quella di Marina Grande. Alla fortezza si accede tramite un ponte che conduce al suo portale in pietra, sorretto da un arco a sesto acuto, sul quale fiero si erge lo stemma nobiliare della famiglia Ruffo. Come detto, la fortificazione è una tra le meglio conservate della Regione, anche grazie al restauro del 1500 al quale è stato sottoposto il Maniero, che è dotato di ampi saloni capaci di ospitare una delle più importanti casate napoletane. Una curiosità che si accompagna a questo magico castello sul mare è rappresentata dalla presenza di uno dei tanti fari della Marina Militare al suo interno, il Faro Scilla, che guida i naviganti durante le navigazioni notturne.

info@meravigliedicalabria.it

di Matteo Cosco

Foto di copertina particolare di un vicoletto sul mare di Chianalea – Foto di Viaggiart