Gioiosa Jonica entra con i suoi tesori negli ArcheoComuni di qualità

Prosegue il ciclo di incontri dedicato agli ArcheoComuni di qualità della Calabria, con la presentazione di Gioiosa Jonica, in programma oggi, venerdì 17 ottobre alle ore 17, presso la Sala Perri di Palazzo Alvaro della Città Metropolitana, in Piazza Italia a Reggio Calabria.
L’appuntamento è organizzato da Archeoclub d’Italia – Area Integrata dello Stretto, in collaborazione con Archeocomunidiqualità e con il patrocinio della Città Metropolitana di Reggio Calabria.
Relatrice dell’incontro sarà Marilisa Morrone, archeologa dell’Università della Campania “Luigi Vanvitelli”, che illustrerà le peculiarità archeologiche di Gioiosa Jonica, inserita nel percorso dei “70 km d’oro: dalla Bovesia alla Locride”, itinerario turistico-archeologico che valorizza dieci comuni della costa ionica reggina, tra cui Stilo, Gerace, Casignana, Locri e Bova Marina.

«Avremo l’archeologa Marilisa Morrone – ha spiegato Francesca Crea, vicepresidente di Archeoclub d’Italia Area Integrata dello Stretto – e presenteremo la bellezza archeologica di Gioiosa Jonica, parte di un itinerario che intende promuovere questi territori nel mondo».
Il ciclo di conferenze, avviato con Monasterace e proseguito con Stilo, Gerace, Casignana, Locri, Brancaleone Vetus e Bova Marina, rientra nel programma degli ArcheoComuni di qualità e nella piccola guida che raccoglie i principali siti e percorsi della fascia ionica reggina, testimoni di una storia millenaria e della continuità tra le civiltà che vi si sono succedute.

Durante la conferenza, saranno approfondite anche le caratteristiche storiche e architettoniche di Gioiosa Jonica, centro che si estende dalla vallata del fiume Gallizzi fino al Torbido. La parte più antica, sorta intorno a un castello di probabile origine normanno-sveva, fu denominata Jojusa Guardia e, dal Quattrocento, Mocta Jojusa. Il centro storico, dominato dal Castello e dal circuito murario ancora visibile, conserva chiese e palazzi di rilievo, tra cui Palazzo Amaduri del XVIII secolo.
Tra il XVIII e il XIX secolo il borgo fu conosciuto semplicemente come Giojosa e, dopo l’Unità d’Italia, assunse il nome attuale di Gioiosa Jonica per distinguerla da Gioiosa Marea in Sicilia.
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