Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo: conosci le coste calabresi? [FOTO]

L’8 luglio si celebra la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo, un’occasione per riflettere sull’importanza di questo grande fratello blu, come cantava Raf nella sua “Gente di Mare”, per il nostro pianeta e per le popolazioni che vi si affacciano. Il Mediterraneo è un mare che ha da sempre avuto un ruolo fondamentale nella storia dell’umanità. Le sue coste sono state culla di grandi civiltà, come quella egizia, greca e romana, e crocevia di scambi commerciali e culturali. Ancora oggi, il Mediterraneo è un luogo di incontro e di dialogo tra culture diverse, un mosaico di tradizioni, lingue e sapori che rendono questa regione unica al mondo.

Oltre al suo valore storico e culturale, il Mediterraneo è anche un ecosistema prezioso e fragile. La sua biodiversità marina è unica al mondo, con oltre 12.000 specie identificate, tra cui molte endemiche. Tuttavia, questo mare è anche minacciato da diverse problematiche, come l’inquinamento, la pesca aggressiva e il cambiamento climatico. La tutela del Mar Mediterraneo è una responsabilità di tutti. Ognuno di noi può fare la sua parte adottando comportamenti virtuosi, come ridurre l’utilizzo della plastica, fare un uso consapevole delle risorse idriche e scegliere prodotti sostenibili. Perciò la Giornata Internazionale del Mar Mediterraneo è un’occasione per celebrare la bellezza e la ricchezza di questo mare, ma anche per riflettere sulle minacce che lo mettono a rischio. È un invito ad agire, a fare la nostra parte per proteggere questo bene prezioso per le generazioni future.

Pensare al mare fa sempre pensare alla nostra terra, con i suoi “due mari” e i quasi 800 chilometri di coste che si rincorrono. Ma non basta dire “mare”, perché qui ogni tratto di litorale ha i suoi colori, i suoi profumi, le sue caratteristiche che lo rendono un mondo a parte ma parte dello stesso mondo.

Riviera dei Cedri: comprende l’Alto Tirreno cosentino e racconta un paesaggio variegato, che alterna spiagge sabbiose a calette rocciose, falesie a picco sul mare e macchia mediterranea rigogliosa. San Nicola Arcella, Santa Maria del Cedro, Belvedere Marittimo sono solo alcuni dei paesini che probabilmente conosci e che compongono questa lingua di mare blu, profondo blu. Il nome deriva dalla coltivazione del cedro, un agrume tipico e simbolo di questa zona: basti pensare che, alla fine dell’estate, rabbini da tutto il mondo vengono proprio a Santa Maria del Cedro per raccogliere i frutti destinati alla celebrazione della festività di Sukkot, la Festa delle Capanne.

Costa degli Dei: siamo in provincia di Vibo Valentia e si estende per circa 55 chilometri, da Nicotera a Pizzo Calabro. Il suo nome deriva dalla mitologia greca, secondo la quale questa zona era la dimora degli dei. Considerata tra le più belle d’Italia, è famosa per le sue spiagge di sabbia bianca e le acque turchesi. Tropea, Capo Vaticano e Ricadi sono solo alcuni dei gioielli di questa costa.

Costa Viola: in provincia di Reggio Calabria, si estende per circa 35 chilometri da Capo Barbi a Villa San Giovanni. Il suo nome deriva dal particolare colore violaceo che il mare assume in determinate condizioni di luce, dovuto alla presenza di alghe microscopiche. Il paesaggio è suggestivo con il suo susseguirsi di calette rocciose, spiagge sabbiose, falesie a picco sul mare e una rigogliosa vegetazione mediterranea. Basta dire Scilla per regalare una cartolina di questo angolo di Mar Tirreno.

Costa dei Gelsomini: nota anche come Riviera dei Gelsomini o Locride, si estende per circa 90 chilometri da Punta Stilo a Capo Spartivento, affacciandosi sul Mar Ionio. Il suo nome deriva dalla coltivazione del gelsomino, una pianta rampicante dal profumo intenso e dai fiori bianchi, molto diffusa in questa zona. Vero paradiso in riva al mare, vanta un ricco patrimonio storico e culturale: sono tanti, infatti, i siti archeologici da visitare, come il Parco Archeologico di Locri Epizefiri, un tuffo nel passato e nella nostra storia.

Costa degli Aranci: in provincia di Catanzaro, si estende per circa 40 chilometri da Sellia Marina a Copanello, affacciandosi sul Golfo di Squillace. Il suo nome deriva dagli estesi agrumeti di arance che caratterizzano il paesaggio di questa zona, donandole un profumo inebriante e un colore vivace. Soverato è certamente una delle località più rinomate: spiagge bianche, mare cristallino e una movida notturna che attira vacanzieri da ogni angolo della Calabria.

Costa dei Saraceni: circa 80 chilometri da Cariati a Isola Capo Rizzuto, siamo nella provincia di Crotone con affaccio sul Mar Ionio. Il suo nome deriva dalle incursioni saracene che colpirono la zona nel Medioevo. Le Castella è uno dei luoghi più suggestivi con l’imponente fortezza aragonese eretta nel XV secolo su un isolotto a circa 300 metri dalla costa. Il castello, collegato alla terraferma da un sottile lembo di sabbia che emerge durante la bassa marea, è un capolavoro di architettura militare. Le sue mura merlate, le sue torri di guardia e il suo mastio centrale dominano il paesaggio circostante, offrendo una vista mozzafiato sul mare Ionio.

Costa degli Achei: evocativa denominazione che riecheggia la presenza achea e la fondazione dell’antica colonia di Sybaris, si snoda per circa 150 chilometri lungo la Piana di Sibari, abbracciata tra i possenti rilievi del Pollino a nord e le ultime propaggini della Sila Greca a sud. Un territorio solcato da una miriade di torrenti impetuosi. Lungo l’Alto Ionio cosentino, dominato dalla maestosa mole del Pollino, si aprono spiagge incantevoli che regalano panorami mozzafiato. Tutta la Piana di Sibari è un tesoro archeologico a cielo aperto, dove gli scavi hanno riportato alla luce preziosi reperti del passato, tra cui le vestigia dell’insediamento enotro.