Il patrimonio della Calabria greca verso la candidatura Unesco

Un borgo e quattro edifici monumentali. Qual è il filo che lega Gerace, la Cattolica di Stilo, il Monastero di San Giovanni Theristìs a Bivongi, il Battistero di Santa Severina e l’Oratorio di San Marco a Rossano? Si tratta di un meraviglioso insieme di architetture e opere d’arte che testimoniano le radici e lo sviluppo della cultura e della religione greca in Italia.
Dopo il tentativo del 2006, è stato avviato il processo per la candidatura del sito seriale “Le testimonianze della cultura Italo-Greca tra alto e basso Medioevo” – in cui è stata aggiunta Gerace – nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Unesco, sostenuto da Francesco Maria Spanò. Si parla si sito seriale poiché questi cinque luoghi condividono origini classiche e l’influenza della dominazione bizantina, rappresentando un ponte verso la civiltà greco-ortodossa in Italia e in Europa.


Con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa allegato alla delibera della Giunta Regionale n. 750 del 20 dicembre scorso, è stato compiuto un altro passo verso il riconoscimento del contributo culturale e artistico della tradizione greco-bizantina in Calabria.





Il progetto coinvolge il Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Calabria, le Soprintendenze delle cinque province e i Comuni di Santa Severina, Stilo, Gerace, Corigliano Rossano e Bivongi, creando una rete di enti istituzionali impegnati nella valorizzazione del patrimonio. Partecipano anche le diocesi locali, inclusa l’Arcidiocesi greco-ortodossa d’Italia e la Diocesi ortodossa romena, che collaborano per definire la documentazione necessaria secondo le linee guida operative dell’Unesco.


La proposta si basa su un dossier scientifico e un piano di gestione che evidenziano il valore storico e artistico del patrimonio greco-bizantino in Calabria. L’eredità di questa “seconda ellenizzazione” emerge nei luoghi di culto e negli edifici monumentali, oltre che nelle tradizioni immateriali, nella lingua e nell’arte.


Il passo successivo prevede la presentazione del “Preliminary Assessment“, che valuterà la fattibilità della candidatura e dimostrerà l’importanza del sito in base ai criteri dell’Unesco, includendo una descrizione dettagliata dei beni, la loro rilevanza storica e culturale, e l’identificazione di strategie di gestione. La lista dei beni individuati potrebbe essere rivista sulla base di approfondimenti futuri. L’obiettivo è sviluppare una gestione integrata, promuovendo una visione condivisa e il coinvolgimento attivo di tutte le parti interessate, inclusa la popolazione locale, per la tutela e la valorizzazione del patrimonio proposto.
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)