Immerso nel Parco Nazionale del Pollino, Mormanno è un «Paradiso» per lo slow tourism

Cosa ci fa un faro arroccato sulle montagne del Parco Nazionale del Pollino? Offre sicuramente delle suggestioni di unica e straordinaria bellezza «facendo luce» su un’altra meraviglia della nostra regione, proprio al confine con la Basilicata: benvenuti nel Comune di Mormanno, una delle «porte della Calabria». Sembra collocato proprio in questa insolita posizione per salutare e accogliere i turisti, mostrando i segni luminosi della sua presenza, in realtà il faro votivo è un monumento ai caduti della «Grande Guerra», ricordando l’ardimento di chi si è distinto per audacia e valore immolando la propria vita per la Terra dei Padri; ma oltre a illuminare la storia cittadina, il faro che spicca in località «Torretta», sul monte San Michele, è stato segnalato all’Aereonautica come riferimento per il traffico aereo. Oltre alle sue funzioni di segnalazione luminosa, pragmatica o metaforica, il faro votivo è oggi tra i simboli più iconici di questo straordinario borgo incastonato nel Pollino, entrato profondamente nell’immaginario collettivo della sua comunità tanto da essere stato individuato dal FAI come uno tra i simboli della bellezza e del valore artistico che si distinguono in Calabria. Una luce nel cielo davvero particolare, proprio per la collocazione insolita, all’interno del sistema dei fari calabresi, che proprio per la sua importanze meritava di accogliervi all’inizio di questo itinerario alla scoperta di Mormanno.



Arroccato tra due versanti del Monte Vernita e del Monte Costa, l’antico borgo di Mormanno, sito nel cuore del Parco Nazionale del Pollino, visto dall’alto ha tutto il fascino di un presepe.
Mormanno è un «Paradiso» per lo slow tourism nel Parco Nazionale del Pollino
Incastonato all’interno del Parco del Pollino, il più grande d’Europa, nel cosentino il Comune di Mormanno guarda al Mar Jonio e al Tirreno dall’alto in maniera equidistante, ponendosi quasi come un loro baricentro montano. La natura in questi luoghi sa regalare paesaggi unici dalla vista indimenticabile capaci di far apprezzare ai turisti i tratti di una biodiversità ricca e incontaminata nella quale si inserisce in perfetta armonia l’abitato cittadino. Il Parco Nazionale del Pollino, del quale vi abbiamo già descritto alcune delle meravigli qui, è l’habitat ideale per diverse specie vegetali come il pino loricato e altre diversità vegetali che costituiscono un patrimonio boschivo inestimabile e numerose specie animali, a Mormanno infatti è possibile scorgere il lupo in montagna e la lontra nel fiume Lao. Oltre a questo corso d’acqua, la riprova del virtuoso rapporto con la natura in grado di caratterizzare questi luoghi, è data dalla presenza di un bacino d’acqua artificiale impiegato come diga per la produzione energetica, rivelatosi un valore aggiunto per la natura montana locale e per l’intera comunità.
Insomma, questo borgo montano è l’ideale per lo slow tourism desideroso di apprezzare a ritmo lento le sue bellezze, scorgendone nello spirito dei luoghi l’identità profonda e più autentica attraverso escursioni, trekking, mountain bike e ogni altro modo di vivere in prima persona uno stretto contatto con la natura.


Il borgo-presepe dalle mille Chiese e la sua profonda devozione religiosa
Il borgo ha le fattezze di un presepe di case che corrono l’una accanto all’altra, affiancate e separate dai vicoletti medievali e dagli scorci caratteristici, ma soprattutto dalle numerose chiese cittadine, a testimonianza delle profonda dimensione religiosa che lega questa comunità alla fede. Tra le mille chiese che separano le abitazioni conferendo al borgo un tratto identitario distintivo, spicca sicuramente per la sua bellezza ed importanza storico-artistica la Chiesa di Santa Maria del Colle. La Cattedrale cittadina presenta una facciata barocca con una struttura quattrocentesca affascinante ed elegante, capace di invitare al suo interno i visitatori, a dominare l’edificio, perfettamente integrato nello stile e nel tessuto urbano, è il campanile, maestoso e fiero, composto a sua volta da ben cinque campane. In questi luoghi le ore sono scandite dai loro rintocchi che dialogano con la popolazione regolandone i tempi del lavoro e contribuendo a fare apprezzare il lento scorrere del tempo a Mormanno. All’interno la Chiesa mostra le bellezze della maestria artigiana impiegata nelle lavorazioni lignee come l’organo e il pulpito, ma anche le tele presenti ai lati della navata. Un itinerario di fede e architettura capace di regalare attimi di bellezza e suggestioni da vedere in prima persona.




«Il vecchio borgo caratterizzato per il suo impianto tipicamente medioevale si presenta al visitatore con vie strette lastricate in pietra, scalette, archi e antichi portali in pietra, che testimoniano i continui ampliamenti subiti dal nucleo originario. All’interno di questo continuo intreccio di angoli suggestivi è possibile ammirare le diverse cappelle votive, i numerosi palazzi signorili in pietra locale e soprattutto le tantissime chiese. Un paesaggio urbano che attesta la grande sapienza tecnica delle maestranze locali nonché la forte devozione e la cultura degli abitanti segno evidente della geniale industriosità dei mormannesi e della loro diffusa agiatezza economica».
FAI
Infine, ma non per importanza, Mormanno è un borgo verace tipicamente montano che sa ben custodire tradizioni e antichi sapori tutti da apprezzare, a partire dalla sua rinomata produzione di insaccati e carni dal sapore unico. Perché perdersi l’accoglienza di una comunità ospitale, le bellezze della montagna che incontrano le peculiarità di un borgo caratteristico e la sua deliziosa gastronomia?
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Foto di copertina di diariotricolore_calabria