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«Io sono donna»: il busto della misteriosa patrizia romana riprende voce a Vibo – VIDEO

«Io sono donna»: il busto della misteriosa patrizia romana riprende voce a Vibo – VIDEO

«Una delle nostre opere più belle, una meravigliosa fanciulla dai grandi occhi neri, proveniente dalla grande villa marittima di Santa Venere, dopo 2000 anni ha di nuovo una voce». Con un post sulla propria pagina social, il museo Archeologico Nazionale di Vibo Valentia annuncia il lancio di un video “Io sono donna” che anima uno dei capolavori presenti nelle sue sale. Si tratta di una splendida signora ritratta nel busto in marmo di epoca romana acquisito nel dicembre 2021 dalla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Reggio Calabria e la provincia di Vibo Valentia. Un’opera sulla quale aleggia un velo di mistero.

Nonostante le tante supposizioni, tra cui quella di ritrarre Messalina, la moglie ripudiata dell’imperatore Claudio e per questo mutilata per via della damnatio memoriae, di questa eccezionale opera non si conosce molto.
Un alone di mistero sul quale “gioca” il video di animazione che ricostruisce il contesto storico in cui questo busto – con molta probabilità prima una statua intera della donna – fu realizzato. L’epoca dell’impero romano nel quale Vibo Valentia – la Vibona del mondo latino – era uno dei luoghi più belli del Mediterraneo. «Una città – rivendica il busto animato nel video – che ebbe il grande Giulio Cesare come suo protettore. Che accolse più volte il grande Cicerone e che ospitò, nelle acque del suo mare, la flotta del grande Ottaviano, il futuro imperatore Augusto».

«Io sono mistero – sottolinea poi in tono perentorio -. Sono passione. Io sono testimone immutabile di quel passato glorioso. Io sono fascino. Sono bellezza. Io sono donna».

E grazie a quel video, ai sottotitoli, alla sua riproduzione 3D, che è possibile toccare, al linguaggio Braille, a quello LIS e alle semplici didascalie in italiano ed inglese, parla davvero a tutti».

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Quest’opera come gli altri tesori custoditi nel museo di Vibo per l’otto marzo resterà visitabile gratuitamente per tutte le donne. E dalle 11 le guide del Museo accompagneranno nella visita alla Mostra “I prati di Kore. Storie di antiche donne “vibonesi”.

info@meravigliedicalabria.it

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