La Calabria rurale tesse successi internazionali

La cooperativa Nido di Seta di San Floro – attiva nel settore della gelsibachicoltura e della produzione della seta – ha vinto il prestigioso “Premio Best Practice dell’Italia rurale” organizzato a Roma dalla Rete Rurale Nazionale e dal Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. Ma non è finita qui. Il lavoro di impegno costante e di dedizione assidua, hanno portato la cooperativa Nido di Seta a inanellare un successo dopo l’altro, fino ad aggiudicarsi con quest’ultimo riconoscimento il titolo di “Golden Ambassador della Politica agricola comune per l’Italia” grazie al quale si afferma un paradigma che vede le aree rurali non come luoghi dimenticati e chiusi in se stessi, ma al contrario come virtuosi palcoscenici internazionali nei quali la sostenibilità e la valorizzazione delle tradizioni giocano un ruolo cardine per lo sviluppo socio-economico di questi preziosi territori. Inoltre, ancora una volta si afferma la grande capacità dell’industria tessile calabrese di trionfare sia livello nazionale che internazionale, custodendo una grandiosa tradizione che merita di essere valorizzata e portata all’attenzione del grande pubblico.

La storia della cooperativa Nido di Seta è ancora più affascinante, se non bastassero i suoi successi, in quanto è stata fondata da giovani che hanno deciso di tornare e restare in Calabria per valorizzare un’antica e rinomata tradizione locale a San Floro come la filiera serica, rivisitata però, in chiave moderna in termini di attenzione ambientale e paesaggistica per permettere lo sviluppo sostenibile di una meravigliosa e straordinaria terra capace di “regalare”, a chi sa coltivarne i suoi frutti, incredibili soddisfazioni.
«Investire sulle aree rurali rappresenta la strategia vincente per creare indotto e sviluppo per i territori, tanto più quando questi sono marginali. Inoltre – prosegue Il presidente del Gal “Serre Calabresi” Marziale Battaglia – puntare sul settore agricolo, sull’agricoltura multifunzionale, sulle attività connesse, sui servizi e sull’attività imprenditoriali anche non rurali vanno a rafforzare il tessuto sociale e sono misure utili a contrastare lo spopolamento e a valorizzare le risorse locali, sotto molteplici profili, produttivo, economico, turistico. Nido di Seta è la dimostrazione di come, assieme alla funzione primaria del settore agricolo, la promozione della diversificazione in agricoltura è in grado di fornire servizi secondari, utili alla collettività, può concorrere a proteggere l’ambiente, a impiegare in maniera sostenibile le risorse e a contribuire alla sopravvivenza socio-economica delle aree rurali».
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