L’allarme di Caretta Calabria Conservation: nidi di tartarughe minacciati dalle ruspe

Vivere il mare significa immergersi in un’esperienza autentica e preziosa nella quale l’uomo si colloca come un ospite all’interno di un’ecosistema perfetto che segue le sue regole, dinamiche e consuetudini che non dovrebbero essere modificate. Il “Nostro” Mar Mediterraneo è spesso capace di regalare atti di una meravigliosa bellezza, come appena accaduto sulla spiaggia di Bovalino dove – in occasione della giornata mondiale della tartaruga marina, svolta venerdì 16 giugno, si sono schiusi tre nidi in soli tre giorni consecutivi, quasi questo straordinario ed unico esemplare ci avesse voluto ringraziare per l’istituzione di questa giornata volta alla sua tutela.
Tuttavia, non bastava l’inquinamento da plastica che minaccia la vita della tartaruga marina, in quanto proprio a ridosso di questa importante giornata simbolica, due nidiate su tre sono minacciate da quad e fuoristrada che transitano senza alcun controllo e incuranti delle tartarughe marine sulla spiaggia di Bovalino, come indicato sui social di Parchi Marini Calabria e Caretta Calabria Conservation. Ripensare alla sostenibilità ambientale come un’azione concreta ed immediata e non come un paradigma astratto, ancor di più in una splendida regione come la Calabria, capace di offrire epifanie di meraviglie in ogni dove, è la strada maestra per vivere responsabilmente il mare, occupando il ruolo di comparsa e ospite che spetta all’uomo e non quello di antieroe protagonista che tristemente troppo spesso, transiti di mezzi incontrollati sulle spiagge, abbandono di rifiuti, navigazione selvaggia sulla costa e diversi altri comportamenti irresponsabili e incivili gli conferiscono.
Sulla splendida spiaggia di Bovalino, che ospita diversi esemplari di tartaruga caretta caretta, accade invece che il meritorio lavoro non retribuito svolto per passione, responsabilità e amore verso il proprio territorio dai volontari abbia salvato i nidi delle tartarughe marine, la cui ricerca era già iniziata a metà del mese di maggio per individuare e proteggere i siti di schiusura delle uova fortemente minacciati dall’azione incontrollata delle ruspe e dei fuoristrada, che imperversano ignorando le restrizioni previste persino nella aree Natura 2000 o nei parchi marini, dove senza l’azione dei volontari, questi nidi sarebbero andati distrutti. Per combattere quella che può definirsi una vera e propria “guerra per la sopravvivenza”, i siti di schiusura della tartaruga caretta caretta sono stati delimitati con del nastro colorato per delimitare i limes sacri e invalicabili che l’educazione e la responsabilità impongono visto il triste e già consumato superamento del limite che ha richiesto l’istituzione di una vera e propria “trincea”, nella quale i volontari combattono per il futuro della tartaruga marina e dell’ecosistema marino in generale, quindi, in fondo, per ciascuno di noi.


La tartaruga marina, l’incredibile e delicato “marinaio della terra”
Le tartarughe marine non hanno denti e preferiscono il cibo colorato di rosso, arancione e giallo, tonalità estremamente comuni tra le pervasive plastiche commerciali, che ingannano gli esemplari di caretta caretta, attratti da questi colori più di altri, al momento della ricerca del pasto. Il WWF stima che solo un uovo di tartaruga marina su mille sopravvive fino all’età adulta e l’inquinamento da rifiuti delle spiagge può impedire ai piccoli di raggiungere il mare, infatti con otto milioni di tonnellate di plastica scaricate ogni anno nei nostri mari, queste incredibili creature risultano fortemente minacciate.
La caretta caretta è considerata dai biologi una specie bandiera, capace cioè di contribuire alla conservazione degli ecosistemi e delle specie che li popolano e ricopre anche per questa sua preziosa funzione un patrimonio inestimabile per il corretto funzionamento e la tutela dei mari calabresi.
La Calabria costituisce l’habitat ideale per la crescita di questo antico “marinaio della terra” che vede soprattutto nella costa jonica reggina una tra le principali aree di nidificazione della tartaruga marina in Italia, tanto da essere definita la “Costa delle tartarughe”.



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Articolo sviluppato a partire dall’allarme lanciato sui social da Caretta Calabria Conservation e Parchi Marini Calabria
Foto di Copertina di Caretta Calabria Conservation