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L’atto di fede di Laino Borgo, in aprile torna la Giudaica

L’atto di fede di Laino Borgo, in aprile torna la Giudaica

Più di duecento persone tra attori e figuranti, diciannove scene diverse, e un racconto che si sviluppa nell’arco di circa sette ore tra le strade e le piazze di un piccolo paese che, ogni due anni, si offre agli occhi di chi lo attende come teatro vivo. A Laino Borgo, in provincia di Cosenza, il Venerdì Santo significa “Giudaica”, la sacra rappresentazione della Passione di Cristo che coinvolge l’intera comunità, nata nel cuore del Pollino e custodita gelosamente come rito collettivo e identitario.

Il testo cui si fa riferimento, che descrive con dovizia di particolari tutta la Passione di Gesù, è del frate Bonaventura Morone da Taranto, pubblicato nel 1615, ma la tradizione fa risalire il primo collegamento tra Laino Borgo e la commemorazione della Passione almeno al 1557, quando il cittadino Domenico Longo fece costruire, dopo un viaggio in Palestina, il Santuario della Madonna dello Spasimo. Ispirato alla cappella fatta edificare a Gerusalemme da Elena, madre dell’imperatore Costantino, il santuario venne circondato da una serie di piccole cappelle che ancora oggi riproducono le tappe della Via Crucis. Secondo alcuni studiosi, è proprio attorno a questo luogo di culto che sarebbe nata la Giudaica.

È una rappresentazione che, pur con alcune interruzioni, è sempre tornata a essere messa in scena. Ogni edizione diventa sempre più ampia in termini numerici, quasi monumentale. Riunisce infatti circa duecento persone provenienti da Laino Borgo e da Laino Castello, tutte impegnate a dare vita a un’opera corale che, per un giorno intero, trasforma il paese nella “Gerusalemme del Sud”. La preparazione dei costumi, così fedeli a quelli presumibilmente indossati in quell’epoca, così come degli arredi e delle scenografie, è affidata alle famiglie, agli artigiani locali che, da generazioni, tramandano i progetti e le abilità manuali per la costruzione scenografica.

È proprio sulle scenografie così bene allestite che la Giudaica si sviluppa in diciannove scene, con inizio la mattina e conclusione nel tardo pomeriggio. Dall’Ultima Cena, si rivivono i momenti del tradimento di Giuda, della cattura sul Monte degli Ulivi, dell’umiliante processo davanti a Pilato e Erode, della dolorosa flagellazione e infine della condanna. Nel pomeriggio, il corteo si muove verso il Calvario nel cammino che viene scandito dalle tre cadute, fino all’incontro con Maria e alla crocifissione. Poi, il pentimento del centurione e la processione con il Cristo morto verso la chiesa madre. Il dolore che attraversa quelle scene trova ulteriore forza nel linguaggio aulico ripreso dal testo seicentesco di frate Bonaventura Morone, e si amplifica nei gesti e nei movimenti, accuratamente studiati per trasmettere significati immediati.

Il rito sacro mantiene viva la comunità di Laino Borgo, alimenta il sentimento di appartenenza al gruppo, fa sì che credenza e fede si conservino. Qui si percepisce l’energia che si libera nei riti collettivi, quella capace di trasportare ognuno in un mondo speciale.

La Giudaica si terrà il 18 aprile prossimo. Sentita come grande patrimonio culturale, richiamerà come sempre fedeli, turisti e studiosi che vogliono ancora leggere un racconto religioso, ma soprattutto popolare, sulla forza evocativa della Passione di Cristo.

di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)

Foto da pagina Fb La GIUDAICA-Processo a Gesù  e prolocolainoborgo.com

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