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Le “gemme preziose” della chiesa di San Teodoro a Bagaladi

Le “gemme preziose” della chiesa di San Teodoro a Bagaladi

Il gruppo scultoreo dell’Annunciazione a Bagaladi è uno dei tesori del patrimonio artistico calabrese.
L’opera proviene dall’antica chiesa di Maria Santissima dell’Annunziata nella cittadina dell’Aspromonte, andata distrutta dal terremoto del 1908. La chiesa dell’Annunziata fu retta prima da un prete greco, Melchiorre a cui succedette Luigi Verduci.

gruppo scultoreo - Meraviglie di Calabria - 2


Oggi il gruppo scultoreo si trova nella chiesa di San Teodoro Martire di Bagaladi. All’epoca fu commissionato dal presbitero italo-greco Jacopo Verduci nel 1504. A realizzare l’opera fu l’architetto e scultore Antonello Gagini,o Gaggini.

Il profilo dell’artista

Gagini nacque a Palermo nel 1478. Fu figlio dello scultore Domenico Gagini e operò in Sicilia, Genova, Roma dove conobbe e collaborò con Michelangelo alla tomba di Giulio II.

Gagini - Meraviglie di Calabria - 4

Lo scultore ed architetto rinascimentale realizzò anche diverse opere in Calabria.
Il classicismo di Michelangelo è presente nelle sue sculture.
Numerose sono le madonne a lui attribuite e si contraddistinguono per la voluminosità delle stoffe, tipica tecnica rinascimentale meridionale, dai gesti composti, dai lineamenti morbidi dei volti e dalla ricerca dei particolari. Molte sculture appartengono alla scuola gaginiana e vengono erroneamente attribuite allo stesso Gagini.

La composizione dell’opera

L’opera dell’Annunciazione è composta dalle statue della Madonna e dell’Angelo annunciante, separate da un leggio dietro il quale si trova un rilievo raffigurante Dio Padre, circondato da cherubini che racchiudono in basso la colomba dello Spirito Santo.


Sul basamento dell’Angelo spicca un cherubino alato, mentre su quello della Vergine campeggia la scena della natività di Maria. L’opera è realizzata con blocchi di marmo bianco di Carrara. In origine l’opera era rifinita con decori in foglia d’oro e altri pigmenti con l’utilizzo di procedimenti tecnici rinascimentali.

Il rosso minio fu impiegato per le pieghe dell’abito della Madonna, l’indaco per il rovescio del mantello dell’angelo e l’azzurrite per il rovescio del mantello della Madonna.

Il restauro

L’Annunciazione del Gagini fu oggetto di un delicatissimo intervento di restauro nel 2017 promosso dal Comune di Bagaladi e condotto dal restauratore e storico dell’arte Pasquale Faenza con la collaborazione tecnica dei tirocinanti dell’Accademia di Belle Arti di L’Aquila e del CESMA, ente di formazione piemontese specializzato nel campo dei Beni Culturali.

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I lavori sono stati preceduti da una attenta campagna di indagini scientifiche, eseguite dal Laboratorio di diagnostica per i beni culturali di Spoleto, centro di eccellenza del MiBACT.

Il crocifisso di bottega gangiana

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Degno di nota nella stessa chiesa un crocifisso in marmo del 1560. L’opera si trova dietro l’altare maggiore, ed è l’unico esistente di questo materiale in Calabria. Il crocifisso, secondo gli esperti, sarebbe da attribuire con molto probabilità alla stessa bottega gaginiana. Anche quest’opera come l’Annunciazione fu trasportata nel 1908 dalla chiesa dell’Annunziata alla chiesa parrocchiale dedicata a San Teodoro. (Silvana Franco)

info@meravigliedicalabria.it

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