L’immaginifico mondo del canyon di Motta San Giovanni

di Roberto De Santo
C’è un mondo fantastico celato per secoli e disegnato dalla natura per millenni. Un angolo sconosciuto della Calabria jonica che lascia senza parole chi si immerge per la prima volta alla sua scoperta. Stiamo parlando del fantasmagorico Canyon di Rocca Boara che si trova in località Cambareri di Motta San Giovanni. Un posto che lo scorrere del tempo ha modellato trasformandolo in una sorta di enorme e tortuoso monumento che celebra la bellezza dalla natura.



Il canyon si presenta agli occhi degli esploratori di questo misterioso luogo dello Jonio reggino come una vallata profonda e stretta con parenti a strapiombo cesellate da un millenario corso d’acqua. Qui sono presenti grotte e insenature rese affascinanti perché ancora da esplorare.



Attorno a questi luoghi si intersecano storia, miti e leggende di cui si sentono ancora echeggiare i ricordi. Narrano di tesori nascosti dai briganti e coperti da una maledizione per non farli ritrovare. Di amori proibiti che hanno spinto in un’epoca remota una giovane coppia a trovare rifugio.



Ma ci sono anche le vicende dei monaci basiliani che qui avrebbero trovato riparo dopo la fuga dalla furia iconoclasta che li spinse in queste remote terre.



Testimone di quella fase storica che attraversò questi luoghi svettano sulla cima della collina i pochi ruderi rimasti di un’antichissima chiesetta Bizantina. Ma ci sono i resti di insediamenti abitativi che nel corso dei secoli hanno animato questo territorio ora abbandonato a se stesso e per questo forse reso ancor più affascinante.



Così visitare questi luoghi consente di catapultarsi in una dimensione spaziale e temporale senza coordinate. Un viaggio che per questo diviene un’esperienza dove prevalgono le emozioni del singolo viaggiatore. Abbandonarsi a queste sensazioni diviene in questo modo l’unica bussola per potersi orientare. (foto: Taurianova love)
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