Mokèd 2025, la Calabria al centro del dialogo ebraico italiano

Nell’Alto Tirreno cosentino, tra Santa Maria del Cedro, Scalea e Diamante, è in corso in questi giorni Mokèd, la convention annuale promossa dall’Area Cultura dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI), diretta da rav Roberto Della Rocca. Un appuntamento articolato, che riunisce rappresentanti del mondo ebraico italiano, studiosi, musicisti e operatori culturali in quattro giorni dedicati a Israele, al suo rapporto con la Diaspora, alla lingua ebraica, al sionismo, alla musica e alla storia ebraica del Sud Italia.
La scelta della Calabria risponde alla volontà di valorizzare un territorio che custodisce una memoria ebraica antica, risalente a prima degli editti di espulsione, e che negli ultimi anni ha visto nascere nuove iniziative e rinnovati interessi. Come ha riportato Pagine Ebraiche nell’articolo pubblicato il 1° maggio, «la Calabria ebraica, la sua importante storia […] e il nuovo impulso che si sta vivendo negli ultimi anni» hanno reso naturale collocare qui il Mokèd 2025. «Desideravamo da molti anni realizzare un Mokèd nel sud d’Italia, ma non c’eravamo mai riusciti ed invece questa volta abbiamo trovato il luogo giusto», ha spiegato Claudia Jonas, coordinatrice dell’Area Cultura e Formazione UCEI.

A rendere possibile l’organizzazione sono stati anche i buoni rapporti con le istituzioni locali e l’accoglienza dimostrata verso la comunità ebraica. «Ha giocato il desiderio di valorizzazione», ha aggiunto Ilana Bahbout, responsabile delle attività culturali nelle Comunità, sottolineando come «qui c’è un fermento maggiore di quello che si potrebbe pensare». Un dettaglio eloquente riguarda la fermata ferroviaria straordinaria da Roma a Scalea, riattivata in anticipo proprio in occasione dell’evento.
Ha avuto particolare rilievo la visita alle cedriere di Santa Maria del Cedro, alla presenza di una delegazione guidata dalla presidente dell’UCEI Noemi Di Segni e dal vicepresidente Giulio Disegni. Il gruppo, composto da circa cento partecipanti, era accompagnato da rappresentanti istituzionali, rabbini, il sindaco di Tarsia, Roberto Ameruso, e Roque Pugliese della comunità ebraica. La visita ha rappresentato un momento di incontro in un luogo altamente simbolico: è proprio qui, infatti, che ogni anno vengono raccolti i cedri destinati alla celebrazione della festa di Sukkot. A illustrare le tecniche di coltivazione e a raccontare il valore del frutto è stato il presidente del Consorzio del Cedro di Calabria, Angelo Adduci, insieme a un gruppo di cedricoltori locali.


La visita si è conclusa al Museo del Cedro, dove l’assessore al turismo del Comune di Santa Maria del Cedro, Pasquale Napolitano, ha portato i saluti dell’amministrazione, evidenziando il legame tra la comunità locale e quella ebraica, entrambe legate da una lunga storia intorno alla coltivazione e alla cultura del cedro.

All’interno del museo è stato proiettato il docufilm “Menorah Esodo 25”, scritto e diretto da Gianfranco Confessore, che indaga il significato della Menorah, il candelabro a sette bracci, simbolo centrale dell’ebraismo. Il film, già presentato in occasione di eventi precedenti, è stato realizzato in Calabria e si inserisce nel percorso di riscoperta della presenza ebraica nel Sud Italia.

Tra le attività, il seminario dedicato all’Ulpan con Fabio Redak e Luisa Basevi, il panel sul significato attuale del sionismo con Michael Ascoli, Simonetta Della Seta, Angelica Edna Calò e Yehuda Livne, e il collegamento con Maurizio Molinari, direttore de La Repubblica, per una riflessione sulle sfide contemporanee di Israele. Non è mancato lo spazio per la musica, con l’esibizione del trio Kachaturian – Giovanna Ferraro Caruso (violino), Domenico Russo (clarinetto), Andrea Bosa (pianoforte) – nato nell’ambito della scuola di Santa Maria del Cedro. «In tale contesto scolastico, data la costante presenza ebraica sul territorio per la coltivazione del cedro», ha spiegato Bahbout, «i musicisti hanno avuto la possibilità di conoscere le musiche tradizionali ebraiche alle quali si sono appassionati, inserendole nel loro repertorio».
La mattinata di sabato è dedicata a due appuntamenti: una lezione di Francesco Lucrezi su “Sionismo e diritto” e un incontro su “L’identità degli ebrei del Sud”, con Giulio Disegni, Roque Pugliese e Tonino Nocera. La chiusura del fine settimana è affidata a un panel dedicato al linguaggio e alla comunicazione, con rav Roberto Della Rocca, Ciro Principe e il giornalista Klaus Davi.
(Da.Ma.) info@meravigliedicalabria.it
Foto di copertina – Jerusalem Post