Olio e cioccolato, le affinità inattese

Il cioccolato fondente e l’olio extra vergine di oliva, in un connubio perfetto di armonia e gusto. A prima vista un azzardo, e invece proprio da questa curiosità è nato l’incontro ospitato al seminario dell’Eparchia di Lungro, a Cosenza.
Che cosa possono avere in comune un fondente al cacao e un olio calabrese? Dove si incontrano l’amaro, l’aspro, la rotondità, la persistenza? L’iniziativa ha provato a rispondere partendo dai prodotti e dal loro racconto.


Nel saluto iniziale, Daniela Gentile ha richiamato il senso dell’incontro all’Eparchia come spazio di relazione, non solo tra tradizioni diverse – greco-bizantina e latina – ma anche tra esperienze produttive della stessa terra, attraverso accostamenti insoliti.

La parte tecnica è stata curata da Glees, con Amalia Ruffolo e Gerardo Greco, e da Cioccolato Senatore di Roberta Senatore, eccellenza artigianale nel lavoro sul cacao. Si è partiti dall’olivo in Calabria, dalle cultivar e dalle caratteristiche degli oli selezionati, osservandone profumi, struttura e sensazioni al palato.
Poi è arrivato il cioccolato. Roberta Senatore ha proposto tre fondenti diversi, assaggiati uno alla volta, per coglierne le differenze e capire come cambiano equilibrio e intensità.
Nella parte finale, l’abbinamento: un cioccolato fondente al 60% di cacao e un olio extra vergine da cultivar Tondina di Calabria. Elementi lontani solo in apparenza, che messi insieme raccontano affinità inattese.
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