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Palazzo Piacentini passa di mano, il MarRc ne diviene custode

Palazzo Piacentini passa di mano, il MarRc ne diviene custode

Palazzo Piacentini a Reggio Calabria è stato consegnato in uso governativo dal Comune allo Stato, in particolare al complesso del MArRC – Museo Archeologico Nazionale. L’atto è stato formalizzato oggi dal Direttore del museo, Fabrizio Sudano, dal Sindaco di Reggio Calabria Giuseppe Falcomatà e dai rappresentati dell’Agenzia del Demanio.
Il MArRC, che espone le collezioni di reperti della Magna Grecia e, soprattutto, i Bronzi di Riace, è da sempre ospitato nel Palazzo Piacentini, un edificio articolato su quattro livelli tutti dedicati all’esposizione dei reperti.

La storia del Palazzo

Il palazzo è tra i primi in Italia ad essere stato progettato esclusivamente per una esposizione museale. Fu intitolato a Marcello Piacentini, uno dei massimi esponenti dell’architettura del primo Novecento. Piacentini concepì il palazzo in chiave moderna dopo aver visitato i principali musei d’Europa. Il MArRC nasce, infatti, dalla fusione del Museo Statale con il Museo Civico di Reggio Calabria. Quest’ultimo fu inaugurato il 18 giugno 1882 per custodire i numerosi reperti archeologici provenienti dal territorio. Durante il terremoto del 1908, il palazzo del Museo Civico subì ingenti danni, accelerando il processo di istituzione di un Museo Nazionale Archeologico

Banner shutterstock 629666921 Museo Archeologico Reggio Calabria - Meraviglie di Calabria - 2

Dopo il devastante sisma che distrusse la città, l’archeologo Paolo Orsi propose la creazione di un grande museo nazionale in cui esporre i materiali degli scavi dello Stato insieme a quelli delle collezioni civiche. Nel 1932 il Comune conferì l’incarico della progettazione all’Architetto Marcello Piacentini, uno dei più noti architetti italiani della prima metà del secolo, che realizzò a Reggio Calabria il primo edificio museale italiano appositamente progettato allo scopo, anziché adattare un edificio esistente.

L’edificio fu realizzato tra il 1932 e il 1941, con volumetria che ne enfatizza la monumentalità e considerato una delle opere più significative tra gli edifici costruiti per scopo museale, grazie alle sue ampie vetrate che illuminano gli ambienti espositivi per lo più a spazio aperto, che consentono un agevole itinerario di visita.  Nel 1981, fu allestita la sezione di archeologia subacquea, per dare adeguata visibilità ai Bronzi di Riace, considerati tra i capolavori al mondo più significativi dell’arte greca.
Dal 2009 al 2013 il museo è stato chiuso per lavori di ristrutturazione e ampliamento finanziati dal MIC. Nel 2016 è stato definitivamente riaperto al pubblico. Collocato nel cuore della città, il Museo è un elemento importante del paesaggio e della vita dei reggini. Si affaccia sulla centrale Piazza De Nava e sul lungomare “Italo Falcomatà”, offrendo una splendida vista sullo Stretto.

info@meravigliedicalabria.it

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