Skip to main content
Notizie

Pane e Nutella, un incontro d’amore (quasi) tutto calabrese

Pane e Nutella, un incontro d’amore (quasi) tutto calabrese

Ma quanto è buono il pane calabrese? Se anche Nutella lo ha scelto per la sua campagna nazionale “Pane & Nutella”, un motivo ci sarà. Sul sito ufficiale dell’azienda, tra i pani d’Italia, la Calabria compare infatti con ben ventidue varietà, un numero che racconta la ricchezza e la diversità di una tradizione antica e che continua a rappresentare un patrimonio straordinario di gusto e cultura. Il progetto, realizzato in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, raccoglie oltre 270 varietà regionali e racconta il pane come elemento identitario.

In Calabria ci sono pani di grano duro o di segale, con farine di grani antichi recuperati, integrali e a lievitazione naturale, tutti dal sapore memorabile. Ogni anno qualcuno di essi entra a far parte di questa speciale famiglia, come adesso il Pane di Cuti e il Pane di segale Iermano di Mulinum, entrambi espressione di un ritorno alla terra e alla panificazione sostenibile. Accanto a loro, i grandi classici della tradizione: il Pane di Cerchiara, cotto in forni di pietra con la sua gobba di crosta dorata e spessa, così come la Pitta, la forma circolare con un foro al centro nata, chissà quando, per testare la temperatura del forno e oggi – con salumi e sottoli o con la crema di nocciole – un must delle merende consumate al volo.

L’elenco è lungo e tocca tutta la regione: dal Pane al miele di Cerzeto al Pane di Zungri, dal Pane brutto di Belmonte Calabro al Pane di Platì, fino alle versioni più rustiche e caserecce come la Muffuletta e la Pizzata di mais. E ancora il Pane Brunetto, il Pane di Forello, quello di Mangone e di Canolo, il Pane di Capizzaglie, il Pane con la Giuggiulena o quello di Stefanaconi, la Cuddura ca’ Ciuciulena, il Pane di castagne, la Pitta calabrese di patate, il Pane di Africo e il Pane di Pellegrina. Ventidue pani che raccontano la Calabria con i profumi del grano, la forza del forno che brucia lega odorosa e la semplicità della preparazione.

Ma anche la Nutella ha un pezzo di cuore calabrese, perché parte delle profumate nocciole che la compongono proviene da oltre 130 ettari di noccioleti locali. Dal 2024, la regione partecipa al programma nazionale Nocciola Italia con il progetto Nocciola Calabria, nato da un accordo di collaborazione tra Ferrero, Arsac e Regione Calabria, in cui una rete di imprese locali sta ampliando la filiera e testando nuove varietà.

Come spiega la commissaria straordinaria dell’Arsac, Fulvia Michela Caligiuri, l’agenzia regionale fornisce assistenza tecnica agli agricoltori e segue i campi sperimentali di Molarotta in Sila e di Casello a San Marco Argentano, mentre un terzo è in fase di realizzazione su Monte Peltrano, nella zona del Savuto. Si studiano nuove varietà di nocciolo e si valutano diverse condizioni pedoclimatiche per verificarne l’adattabilità. Un lavoro che sostiene la qualità del prodotto e apre buone prospettive per questo settore dell’agricoltura calabrese, destinato a incrementare, in un futuro prossimo, la quota di Calabria presente nella Nutella.

di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)

Tag correlati
Condividi
Carrello0
Non ci sono prodotti
Continua a fare acquisti
Search
×