Patrimonio culturale, il caso virtuoso dei castelli di Cleto

Oltre 5.000 visitatori nel 2024 e un incasso pari a circa 13.000 euro. È questo il bilancio più recente della gestione dei castelli di Cleto e Savuto, che si attestano tra le mete più dinamiche del panorama culturale calabrese. A renderlo noto è stato il Comune di Cleto in occasione dell’approvazione del consuntivo annuale. Il bilancio dimostra che i due manieri riescono non solo ad autofinanziarsi, ma anche a generare risorse per l’intera comunità.

A tre anni dalla riapertura, i due castelli sono oggi mete visitate con continuità da tutta la Calabria e non solo, promuovono il territorio e sostengono eventi e servizi grazie agli incassi ottenuti. Il dato complessivo del triennio sfiora i 21.000 euro, reinvestiti per intero nella promozione turistica, nella gestione e nella manutenzione ordinaria dei siti.

«Abbiamo trasformato un patrimonio storico in un’opportunità reale per Cleto» – afferma il sindaco Armando Bossio – «e lo abbiamo fatto senza gravare sulle casse pubbliche. I nostri castelli sono diventati non solo un simbolo identitario, ma anche un esempio di sostenibilità economica e culturale. La sfida adesso è crescere ancora, coinvolgere nuove reti e rendere questa esperienza un punto di riferimento per altri piccoli comuni della Calabria».

I castelli di Cleto e Savuto, oggi totalmente gestiti dall’ente locale, rappresentano un caso virtuoso in una regione dove la valorizzazione del patrimonio culturale spesso si scontra con difficoltà strutturali e gestionali. In controtendenza, il Comune di Cleto ha costruito un sistema che punta sull’efficienza amministrativa e su una visione di lungo periodo, genera indotto e visibilità per il borgo e per l’intero territorio.

Con un programma di eventi e attività in continuo ampliamento, il Comune punta ora a una presenza più ampia nei circuiti del turismo culturale e archeologico.

(Da.Ma.) info@meravigliedicalabria.it