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Performing Festival, a Catanzaro un laboratorio aperto sul mondo

Performing Festival, a Catanzaro un laboratorio aperto sul mondo

Diciassette performance, dodici talk, due workshop. Questi sono i numeri del Performing Festival, progetto promosso dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, che tra il 6 e il 26 maggio ha trasformato la città in un ambiente operativo per l’arte contemporanea, integrando produzione, studio e interazione con il territorio.

Il programma ha coinvolto artiste e artisti come Regina José Galindo, Nezaket Ekici, Daniela Ortiz e ORLAN, autori di performance centrate sull’utilizzo del corpo, sul linguaggio diretto e sul rapporto con il pubblico. Le azioni hanno affrontato temi connessi alla violenza sistemica, ai diritti individuali e alla responsabilità collettiva.

I talk hanno esteso il campo d’indagine ad ambiti urbanistici e geopolitici, con analisi e testimonianze su trasformazioni locali, migrazioni, conflitti, diritti civili e libertà femminile.

Le attività hanno coinvolto studenti e studentesse dell’Accademia in modo concreto, sia nei momenti pubblici che nelle fasi organizzative e tecniche. Il contatto con professionisti internazionali ha permesso l’acquisizione di strumenti operativi utili per la pratica artistica e la progettazione culturale.

La manifestazione ha inciso anche sul tessuto economico del centro storico. Il flusso di visitatori ha prodotto un aumento misurabile nelle presenze turistiche e un’attivazione dei servizi legati all’accoglienza e alla ristorazione.

«È stato faticoso sì, ma il Festival ci lascia una grande soddisfazione – ha dichiarato Simona Caramia, docente dell’Accademia di Belle Arti e referente scientifica del progetto –. La definirei una grande esperienza formativa per tutto il contesto in cui opera l’Accademia di Belle Arti, un’esperienza che a mio avviso è servita anche a permettere al comparto Afam di accorciare le distanze dal sistema artistico e da quello della cultura. Era uno dei nostri obiettivi: da qui ripartiamo per nuovi traguardi, sia come Accademia che come comparto».

«La performance, con il suo coinvolgimento diretto del pubblico, ha lasciato nei nostri allievi una traccia profonda – ha aggiunto Virgilio Piccari, direttore dell’Accademia di Belle Arti –. Siamo orgogliosi del risultato, grati a tutta la comunità accademica. Continueremo a impegnarci con passione e responsabilità».

Per rivivere i momenti salienti del Festival, è possibile accedere a contenuti multimediali sul sito ufficiale www.prmgfestival.com e sulle pagine social del progetto.

La manifestazione è parte di PERFORMING, progetto che coinvolge dodici istituzioni del comparto AFAM e universitario italiane, guidate dall’Accademia di Belle Arti di Catanzaro, finanziato con fondi del Ministero dell’Università e della Ricerca nell’ambito del PNRR – Missione 4 – Componente 1, Investimento 3.4, sotto-investimento T5 “Partenariati strategici/iniziative per innovare la dimensione internazionale del sistema AFAM”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

info@meravigliedicalabria.it

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