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Peter Cameron: «In Calabria sento l’energia delle persone che creano»

Peter Cameron: «In Calabria sento l’energia delle persone che creano»

«In Calabria? Sento l’energia delle persone che creano». Peter Cameron si racconta al pubblico del Premio Sila e abbraccia la città di Cosenza. La differenza tra romanzo e racconto, le descrizioni minuziose delle persone e delle cose, New York e il Vermont. Peter Cameron parla di questo e altro al pubblico del Premio Sila ’49, accorso numeroso ad ascoltarlo negli spazi di Palazzo Arnone. I temi affrontati nel corso dell’incontro sono davvero moltissimi: tutti arricchiti dalle letture di alcuni stralci delle sue opere a cura dei ragazzi dell’associazione Nova. «A me piace molto scrivere dialoghi, a volte i miei personaggi parlano da soli, è un modo per far sì che scompaia la mia voce e venga fuori quella dei personaggi. Per questo a me piace scrivere romanzi in prima persona, perché appunto il protagonista è anche narratore e questo è un modo per scomparire, il mio modo personale di scomparire», dice Cameron.

In effetti, l’abbraccio che Cosenza riserva allo scrittore – prima dell’incontro in giro per il centro, con tappa nelle librerie per conoscere chi quotidianamente si prende cura dei lettori – è caldissimo. Lo dimostrano le domande che i presenti gli rivolgono, la fila lunghissima per il firmacopie: nell’attesa che arrivi il proprio turno si parla solo di Cameron, da “Un giorno questo dolore ti sarà utile”, passando per “Andorra”, fino a “Coral Glynn” e a “Cose che succedono la notte”.

Alla fine la domanda, necessaria, davanti al maestro dei racconti. «Come ambienterei un racconto a Cosenza? In realtà – risponde lo scrittore – per me è davvero molto difficile rispondere a questo interrogativo, d’altronde io non scrivo in maniera consapevole: devo aspettare che qualcosa in me sedimenti, che le immagini diventino storie.
Tuttavia – conclude – adesso che ho avuto modo di ascoltare le mie parole in italiano, grazie alle letture dei miei libri, capisco perché a queste latitudini io piaccia molto: i miei romanzi e i miei racconti sono molto più belli nella vostra lingua».

redazione@meravigliedicalabria.it

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