Skip to main content
Notizie

Pollino, a Pietra Sant’Angelo nuove indagini speleo-archeologiche

Pollino, a Pietra Sant’Angelo nuove indagini speleo-archeologiche

La Calabria è tra le regioni italiane con la maggiore concentrazione di cavità naturali. In particolare, gli affioramenti calcarei e dolomitici che si estendono dal massiccio del Pollino ai Monti di Orsomarso e alla Catena Costiera hanno favorito lo sviluppo di sistemi carsici di grande interesse archeologico e speleologico. La provincia di Cosenza rappresenta il comprensorio più ricco, con decine di grotte che documentano la presenza umana in diverse epoche. Proprio a San Lorenzo Bellizzi, nel settore sud-orientale del Pollino, sono in corso nuove indagini speleo-archeologiche nella Grotta di Pietra Sant’Angelo, e il borgo sarà sede, il 29 e 30 ottobre, dell’incontro nazionale di studi “Italia preistorica in grotta”.

La grotta è oggetto di ricerche dal 2017, grazie a una collaborazione tra l’Università del Molise e l’Università di Bari. La cavità, lunga poco più di venti metri, conserva un deposito archeologico che copre un arco cronologico dal Paleolitico superiore fino all’Eneolitico. Sono state rinvenute tracce di focolari, manufatti in selce e una sepoltura neolitica datata a circa settemila anni fa, che testimonia l’uso funerario della grotta, accanto alla funzione di luogo di bivacco.

La nuova campagna di scavi del 2025 è limitata alla Grotta del Conoide, parte dello stesso massiccio. L’indagine, diretta da Felice Larocca e Antonella Minelli, punta a completare l’esplorazione dei livelli riferibili all’età del Bronzo e a verificare le relazioni con un insediamento all’aperto situato nelle vicinanze. Le attività sono condotte in regime di concessione ministeriale con il sostegno del Comune di San Lorenzo Bellizzi e la collaborazione del Gruppo Speleologico “Sparviere” e del Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici”.

Il convegno nazionale riunirà a poi a San Lorenzo Bellizzi docenti e ricercatori provenienti da atenei e istituti italiani, in un programma con oltre quaranta interventi tra relazioni e poster, distribuiti in quattro aree tematiche: quadri regionali della frequentazione ipogea, storia degli studi speleo-archeologici, metodologie di ricerca, nuove scoperte. Sono previsti contributi dedicati ai principali contesti italiani, dalla Grotta Guattari di San Felice Circeo alla Grotta del Cavallo in Puglia, insieme a focus specifici sulla Calabria, con le nuove acquisizioni da Papasidero e Cassano allo Ionio.

Felice Larocca, docente dell’Università di Bari e responsabile scientifico del Centro “Enzo dei Medici”, presenterà un aggiornamento sulle conoscenze relative alla preistoria calabrese in grotta. Curatore del Catasto delle grotte della Calabria dal 1987, Larocca ha documentato decine di cavità. Tra le sue ricerche, quelle sulla Grotta della Monaca di Sant’Agata di Esaro hanno evidenziato l’uso minerario della cavità per l’estrazione di ocra e ferro in età neolitica ed eneolitica, contribuendo ad aprire nuove prospettive di studio.

Nel calendario delle attività collegate all’incontro, il 28 ottobre si terrà l’inaugurazione del sentiero di accesso alla Grotta di Pietra Sant’Angelo e, nella stessa giornata saranno aperti al pubblico la mostra didattica “Grotte preistoriche dal Pollino all’Orsomarso” e i nuovi laboratori archeologici del Centro “Enzo dei Medici”. Il 31 ottobre sono in programma escursioni guidate alle Grotte di Sant’Angelo a Cassano allo Ionio e alla Grotta della Monaca a Sant’Agata di Esaro. QUI il programma completo.

di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)

In copertina: veduta generale del territorio in cui si eleva la Pietra Sant’Angelo, visibile sul lato destro dell’immagine (foto dagli archivi del C.R.S. “Enzo dei Medici”).

Tag correlati
Condividi
Carrello0
Non ci sono prodotti
Continua a fare acquisti
Search
×