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Rea, la tartaruga soccorsa a Brancaleone ritorna in mare

Rea, la tartaruga soccorsa a Brancaleone ritorna in mare

«Rea, un esemplare di Caretta-Caretta, è stato rilasciato sulla spiaggia di Brancaleone dopo aver ricevuto le cure necessarie al suo ritorno in mare dal personale del Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone. Il Centro è attivo sin dal lontano 2006 e in tutti questi anni ha recuperato, curato e rilasciato in libertà centinaia di tartarughe marine, ma ogni volta che una tartaruga torna in mare dopo essere stata curata è sempre una nuova emozione», hanno affermato sui social i volontari di Blue Conservancy e Sea Shepherd Italia, di cui vi abbiamo già parlato qui.

La tartaruga, una femmina adulta di 67 chili, è stata avvistata da alcuni diportisti in fin di vita a circa un miglio dalla costa. Al momento del ritrovamento è stato subito evidente come Rea fosse alla deriva non riuscendo più a immergersi a causa di problemi respiratori, probabilmente legati all’accidentale cattura in reti da pesca o all’ingestione di spazzatura e plastiche in mare. I diportisti hanno prontamente contattato i volontari, come già accaduto in altre occasioni, pronti e tempestivi a prestare soccorso alla Caretta Caretta, trasportata nel Centro Recupero Tartarughe Marine di Brancaleone per essere curata.

«Grazie alle terapie farmacologiche e a tutte le amorevoli cure ricevute dal personale del Centro ‘Rea’ ha finalmente iniziato a controllare l’assetto acquatico, a immergersi regolarmente e ad alimentarsi con appetito. Durante il suo periodo di ricovero sono stati molti i visitatori colpiti dalla sua grandezza e dalla sua storia. Così per festeggiare la sua guarigione abbiamo deciso di organizzare un evento pubblico e condividere questo bellissimo momento con tutti. L’evento è stato un grande successo, con centinaia di persone, tra adulti e piccini, giunti da ogni dove sulla spiaggia di Brancaleone per augurare buona fortuna a Rea che, prima con passo spedito e poi con un nuoto fulmineo ma elegante è sparita nel cuore dello Ionio Reggino», hanno poi proseguito i volontari.

Caretta Caretta, la specie bandiera simbolo del prezioso equilibrio naturale marino

I volontari di Blue Conservancy, Sea Shepherd Italia e Caretta Calabria Conservation sono impegnati per la salvaguardia di questo «antico navigante del mare» diventato ovunque il simbolo dei danni che le plastiche e le reti da pesca abbandonate possono arrecare non solo agli esemplari di Caretta-Caretta, ma all’intero ecosistema marino ed hanno ricordato come «ogni anno vengano catturate accidentalmente dalla pesca commerciale circa 150 000 tartarughe, delle quali 50 000 muoiono durante la cattura e la restante parte viene abbandonata alla deriva ad un triste destino».

L’augurio dei volontari, al quale ci associamo, è che sempre più esemplari di tartarughe marine possano proseguire indisturbate nello svolgimento delle loro naturali attività e che quelle soccorse in Calabria, meta ambita dagli esemplari di Caretta-Caretta per nidificare che ne testimonia la qualità del mare, possano ritornare in acqua tra la gioia di una nuova libertà ritrovata, grazie alla quale possiamo augurare buon mare a Rea e speriamo a molte altre Caretta-Caretta.

info@meravigliedicalabria.it

Foto di copertina del rilascio in mare di Rea dai social di Blue Conservancy

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