Rocca Imperiale, la nuova Bandiera Blu calabrese
Prosegue il nostro racconto dei meravigliosi Comuni calabresi Bandiera Blu, questa volta -dopo Soverato – abbiamo deciso di portarvi con noi alla scoperta di Rocca Imperiale che ha appena conquistato l’ambito riconoscimento contribuendo, assieme a Catanzaro, a portare a diciannove il numero dei comuni calabresi fregiati da questo vessillo.
Inserito dal 2018 nella lista dei borghi più belli d’Italia, Rocca Imperiale coniuga una pittoresca vista naturalistica con un clima unico e una favorevole posizione geografica a cavallo tra il Parco Nazionale del Pollino e la Piana di Sibari, associata ad un significativo patrimonio storico-artistico che la rendono una meta affascinante tra i sorprendenti itinerari di Calabria.
Il suggestivo Castello Svevo
Non stiamo parlando di uno dei numerosi castelli presenti nell’Italia medievale eretti a difesa dalle incursioni marine straniere, ma di una fortificazione di grande importanza militare e strategica fortemente voluta direttamente da Federico II di Svevia nel 1221.
Le sue pietre raccontano la storia delle comunità e delle culture che lo popolarono e di quelle che lo attaccarono quasi sempre senza successo, come nel nel 1664 quando il robusto castello resse all’attacco di ben quattro mila pirati saraceni che invece devastarono Rocca Imperiale, distruggendo l’antico centro storico e la sacralità della chiesa duecentesca di cui oggi rimane solo il campanile romanico. Attorno al castello si sviluppò un florido centro abitato nel quale si convogliarono le genti di una serie di insediamenti fortificati presenti nel territorio da Murgie di Santa Caterina, Monte Soprano e Presinace di Nocara. Oggi il castello che domina l’intera piana è di proprietà del Comune di Rocca Imperiale, dopo che la famiglia Cappa che lo aveva acquistato nel 1903, nell’anno della caduta del Muro di Berlino, decise di abbandonare la sua cinta a favore della cittadinanza.
Il Castello ha dunque influenzato la disposizione cittadina: “Le case si dispongono a gradinata ai piedi della fortezza e conservano intatti gli elementi medievali che le hanno viste incastellarsi le une sulle altre: architravi, cornicioni e mensole che le separano attraverso gli stretti viottoli e le ripide salite di accesso al castello, generando un dedalo urbano ancora pienamente medievale”.
L’oro giallo: il limone di Rocca Imperiale
Tra la produzione limonicola più rinomata di tutta la provincia di Cosenza e dell’alto Ionio, il limone IGP -meglio noto come “Antico o Nostrano di Rocca Imperiale” costituisce una dissetante eccellenza della gastronomia calabrese. Si sa, ci sono limoni e limoni: l‘oro giallo viene coltivato da secoli nel territorio di Rocca Imperiale e vanta una nobile tradizione contraddistinta per il suo colore giallo intenso e la sua profumazione decisa che lo rendono estremamente ricercato anche per le sue essenze naturali dall’aroma unico. Provandolo lo si riconosce subito per la sua forma allungata e un’abbondante e succosa polpa quasi priva di semi che ben si presta ad accompagnare le peculiarità ittiche locali. Come spesso accade in molti borghi calabresi, la terra e i suoi prodotti tipici si legano indissolubilmente all’economia, alle tradizioni e al turismo del posto.
Il lento abbandono del paese, che fino agli anni Ottanta vantava ancora una rinomata produzione di uva delle Cesine, olio e i profumati Limoni IGP, succosi e senza semi, sembra essersi arrestato in cambio di un turismo abbastanza responsabile, in grado di apprezzare il fascino autentico di un borgo collinare affacciato sul mare.
Se non ci sei ancora stato corri a visitare la “Perla dello Jonio cosentino”, il “Borgo del limone IGP”, il nuovo comune calabrese Bandiera Blu, insomma Rocca Imperiale.
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