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San Giorgio Morgeto, l’eterna fragilità: riti, memoria e paesi dimenticati

San Giorgio Morgeto, l’eterna fragilità: riti, memoria e paesi dimenticati

L’associazione Arte che Parla APS, in collaborazione con Persefone & Co APS, Joka Calabria APS, San Giorgio Soccorso, e con il patrocinio del Comune di San Giorgio Morgeto, presenta “L’eterna fragilità”: un progetto fotografico che esplora l’anima nascosta della Calabria, tra memoria, riti antichi e luoghi dimenticati. Tale evento nasce all’interno di Espressioni d’Arte, il percorso promosso da Arte che Parla APS per valorizzare artisti e luoghi dell’anima, allo scopo di coinvolgere il territorio, le scuole, le associazioni e la cittadinanza in un viaggio artistico e di riscoperta della tradizioni. Il progetto, ideato dall’attivista culturale vibonese Celia Pontari, è un percorso emozionale che intreccia fotografie, testimonianze, suoni, usanze popolari e la spiritualità dei paesi dimenticati. L’esposizione custodisce ciò che non si vede ma ancora vive: la memoria collettiva, la ritualità ancestrale delle “magare”, il legame con i defunti, i piccoli borghi sospesi tra abbandono e resistenza.

L’inaugurazione si terrà venerdì 31 ottobre 2025 alle ore 18:00, presso il suggestivo Convento dei Domenicani di San Giorgio Morgeto. Durante la presentazione ufficiale del 31 ottobre interverranno: Salvatore Valerioti, Sindaco del Comune di San Giorgio Morgeto, Simona Mileto, Presidente dell’associazione Arte che Parla APS e organizzatrice dell’evento, Marina Rizzo, Giornalista, Celia Pontari, ideatrice del progetto fotografico. L’ingresso è gratuito. La mostra sarà poi visitabile dal 3 all’8 novembre 2025, secondo il seguente calendario: per tutti, il lunedì, il mercoledì, il venerdì e il sabato, dalle ore 16:00 alle ore 18:00; le visite scolastiche, per le quali è consigliata la prenotazione, si terranno mercoledì e venerdì, dalle ore 10:00 alle ore 12:00. Durante le visite riservate alle scuole saranno proposti laboratori sul tema delle tradizioni popolari calabresi, i riti delle “magare” e le pratiche di cura ancestrali, in collaborazione con esperti del territorio. Vi aspettiamo numerosi, dunque, venerdì 31 ottobre, per riscoprire la bellezza delle tradizioni della nostra terra.

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