Sant’Eufemia d’Aspromonte vive la Passione

Affonda le sue radici in tempi lontani. Così come sono antiche le origini del piccolo borgo nel cuore dell’Aspromonte.
La Processione dei Misteri di Sant’Eufemia d’Aspromonte è però prima di tutto un momento collettivo che unisce nel dolore della Passione di Cristo un’intera popolazione. Un sentimento identitario che penetra nel patrimonio interiore di ogni singolo cittadino e ne fa comunità. D’altronde il sentimento religioso in questo lembo di Calabria è l’humus su cui si poggia la storia della cittadina: il culto per la protettrice Eufemia vergine e martire, santa originaria della Calcedonia, inducono a credere che i primi abitanti fossero greci. E poi quel centro si sviluppò proprio per il sorgere di numerosi monasteri di monaci venuti in Calabria fin dal 368.


Tracce di un passato glorioso che rivivono anche nella processione che, come ogni anno, si sviluppa nel cuore della cittadina il venerdì santo. Un rito sentitissimo per questo e che prende il via in mattinata dal sagrato della chiesa di Sant’Eufemia Martire. La processione inizialmente era soltanto penitenziale. Con il passare del tempo, è diventata un evento che coinvolge tutta la comunità, ma attira anche tantissime persone da fuori.



Prima dell’avvio della processione va in scena una rappresentazione della Passione di Cristo con il coinvolgimento di un nutrito gruppo di giovani eufemiesi. Un’interpretazione che colpisce per la profonda partecipazione che trasmettono i protagonisti della scena. Vengono interpretati così Gesù ed i suoi discepoli, sul monte degli Ulivi, Ponzio Pilato e tutte le figure che hanno poi decretato la morte del Cristo. Al termine di questa rappresentazione inizia la vera e propria processione durante la quale vengono portate diverse statue che rappresentano figure e momenti significativi della Passione di Cristo.


Un corteo che sfila per le vie del centro con decine di figuranti. Molto sentita anche la partecipazione dei cori, soprattutto quello delle donne che indossano un abito appositamente creato e che sono chiamate “Le Marie “. Sono loro anche piccolissime che sfilano davanti alla statua dell’Addolorata. Il tutto in un’atmosfera mistica molto coinvolgente e toccante.
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