Su Rai 1 Ulisse racconta la Sicilia di Montalbano, con un po’ di Calabria

Quando si parla de Il commissario Montalbano, l’immaginario corre subito alla Sicilia assolata, ai vicoli barocchi di Vigata e a quel mare che, puntata dopo puntata, ha fatto da sfondo alle indagini del celebre poliziotto nato dalla penna di Andrea Camilleri. Stasera, 17 febbraio alle 21.30 su Rai 1, Ulisse, il piacere della scoperta porterà proprio lì, nei luoghi resi celebri dalla fiction, per ricordare il centenario dalla nascita dello scrittore. Alberto Angela guiderà il pubblico attraverso Scicli, Ragusa, Modica, la Scala dei Turchi e la Valle dei Templi, accompagnato da alcuni dei protagonisti della serie.





Luca Zingaretti ci sarà, ovviamente, e con lui Angelo Russo, il volto di Catarella, e Cesare Bocci, il vice Mimì Augello. Ma tra questi c’è un nome che riporta alla Calabria più di quanto si pensi: Peppino Mazzotta, il fedele ispettore Fazio, un attore che di Calabria non ha solo le origini, ma anche il percorso artistico e il legame con il teatro della sua terra.


Mazzotta è nato a Domanico, in provincia di Cosenza e dopo gli studi di architettura, ha scoperto la passione per la recitazione alla Scuola di Teatro di Palmi per poi fondare a Napoli la compagnia Rosso Tiziano. Il teatro è diventato il suo vero campo d’azione, spingendolo a sperimentare e a lavorare su testi di grande impatto. Nel 2003 ha contribuito alla nascita della compagnia Teatri del Sud, portando in scena opere in dialetto calabrese che indagano le dinamiche sociali del territorio. Nel suo percorso teatrale, continua a collaborare con la compagnia Rossosimona fondata da Lindo Nudo, con cui ha sviluppato diversi progetti. E il teatro è il luogo dove Mazzotta ha costruito il suo linguaggio, attraverso i testi classici e contemporanei, con la sua personale e incisiva cifra stilistica.


Con Radio Argo Suite, la riscrittura dell’Orestea firmata da Igor Esposito, ha ottenuto il Premio della Critica nel 2011, oltre al Premio Annibale Ruccello nel 2012 e al recente Premio Le Maschere del Teatro Italiano 2024 come Miglior interprete di monologo. Un successo che conferma il suo talento nel portare sulla scena testi potenti, capaci di scavare nelle dinamiche del potere e della guerra. Lo spettacolo, attualmente in tournée in Italia, si sviluppa come una radiocronaca della disfatta di Troia, con Mazzotta unico protagonista in scena, accompagnato dalle musiche originali di Massimo Cordovani, eseguite dal vivo con Mario Di Bonito. “Tutte le guerre assomigliano a quella che vide Ettore contrapporsi ad Achille“, scrive l’attore nelle note di regia, spiegando come ogni conflitto nasca dagli stessi inganni e dagli stessi meccanismi di potere.
Anche il cinema gli ha regalato ruoli di grande intensità, come in Anime nere di Francesco Munzi, un dramma familiare ambientato in Calabria che ha ottenuto riconoscimenti a livello internazionale, e Padrenostro di Claudio Noce, con Pierfrancesco Favino, che ha conquistato la Coppa Volpi alla Mostra del Cinema di Venezia.

Un doppio palcoscenico, quindi, per Mazzotta, tra il grande pubblico televisivo e quello teatrale, tra la Sicilia di Camilleri e la tragedia greca di Eschilo. E mentre Ulisse rende omaggio alla saga di Montalbano, c’è una riflessione che resta sospesa: la storia del commissario, di fatto, è rimasta incompiuta.



Se Camilleri ha dato una chiusura narrativa con l’ultimo romanzo Riccardino, pubblicato postumo secondo il desiderio dell’autore, la serie tv si è fermata nel 2021 con Il metodo Catalanotti, lasciando all’appello due adattamenti mancanti: Il cuoco dell’Alcyon, pubblicato nel 2019, e proprio Riccardino. Il ritorno di Zingaretti nei panni del commissario è ancora un’incognita, e chissà se un giorno arriverà una conclusione per il personaggio che ha reso celebre la Sicilia in tutto il mondo. Nel frattempo, questo cross-over tra Angela e il cast storico di Montalbano è un modo per misurare l’affetto del pubblico, per capire se il legame con l’immaginaria Vigata è ancora forte e, forse, per riaccendere il desiderio di rivedere il commissario in azione. E mentre il viaggio di Ulisse si snoda tra i luoghi del commissario, il barocco siciliano e il mare cristallino, la voce di Peppino Mazzotta racconterà quanto la dimensione di quel racconto manchi, senza mai aver potuto chiudere il cerchio.
di Daniela Malatacca (info@meravigliedicalabria.it)