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Tortora, il mare blu della Riviera dei Cedri

Tortora, il mare blu della Riviera dei Cedri

Tortora, primo paese della Calabria settentrionale tirrenica al confine con la Basilicata promette ai turisti e viaggiatori un piacevole viaggio nel tratto che affaccia sul Golfo di Policastro nella profumata Riviera dei Cedri, il litorale cosentino bagnato dal Mar Tirreno. Anche a Tortora, mare e montagna si uniscono e si alternano a pochi chilometri di distanza contribuendo a rafforzare la biodiversità locale, gran parte del territorio comunale è collocato all’interno del Parco Nazionale del Pollino. Tortora ha infatti ospitato per molto tempo la tartaruga greca, oggi presente in pochissimi esemplari, a causa della cementificazione selvaggia che ha distrutto il loro habitat.

Un borgo storico dalla spiccata devozione cattolica

Due chilometri di spiagge attrezzate alla balneazione e un centro storico che custodisce i segni di un borgo medievale. Il borgo antico di Tortora custodisce antichi saperi, mestieri e tradizioni, uno scrigno di bellezze architettoniche come i palazzi con portali in pietra e le produzioni artigianali come la coltura del baco da seta e della canna da zucchero. Da non perdere, lo storico Palazzo Lomonaco dove Giuseppe Garibaldi soggiornò il 3 settembre del 1860 assieme ai suoi generali Agostino Bertani, Nino Bixio, Enrico Cosenz e Giacomo Medici, ospiti della famiglia Lo Monaco Melazzi, durante la mitica risalita nel Mezzogiorno d’Italia divenuta uno dei momenti fondati del Risorgimento. Passeggiando per le vie del centro storico è possibile ascoltare il dialetto locale, straordinario veicolo della stratificazione culturale che ha subito l’influsso dei termini provenienti dalle altre lingue con cui i tortoresi sono venuti in contatto come arabi, greci, francesi e spagnoli.
A Tortora, sono presenti dieci chiese e diversi monumenti e luoghi d’interesse religioso come il panoramico Convento francescano che comprende anche la Chiesa dedicata alla S.S. Annunziata, al cui interno è custodita una statua in legno di Sant’Antonio da Padova. E poi, la Chiesa delle Anime del Purgatorio che sorge in Via Dante è la più antica della Città, nella parte meridionale del borgo è invece presente la Chiesa Madre che all’esterno presenta una facciata neoclassica e all’interno custodisce argenti sacri e una pregevole tela realizzata dalla Scuola di Mattia Preti. Fino alla più moderna Chiesa Stella Maris.

 Museo Archeologico di Blanda

Il Museo Archeologico di Blanda associa un radicato e profondo racconto storico del territorio all’impiego di dispositivi tridimensionali capaci di far vivere un’esperienza immersiva e interattiva ai suoi visitatori. Il museo sorge nel centro storico di Tortora nel suggestivo Palazzo Casapesenna e custodisce i ritrovamenti degli importanti scavi che hanno interessato questo territorio dal 1990, tracciandone la sua evoluzione a partire dal Paleolitico 35.000 anni fa, passando per i resti dell’antico foro della città greco-romana di Blanda Julia (in onore di Caio Giulio Cesare) riportato alla luce dagli scavi assieme alle mura che circondavano le botteghe e la chiesa cittadina. Il museo raccoglie inoltre ricchi corredi ceramici scoperti nella Necropoli di San Brancato in grado di raccontare la cultura materiale delle popolazioni calabro-lucane.

info@meravigliedicalabria.it

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