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Transitus, a Curinga una mostra con le opere di 60 artisti dal mondo

Transitus, a Curinga una mostra con le opere di 60 artisti dal mondo

Donne in arte e per l’arte. Si può riassumere con questa frase la bellissima mostra allestita presso Palazzo Bevilacqua a Curinga in provincia di Catanzaro.

Quattro ragazze giovani, ma con le idee molto chiare e con tanto entusiasmo, hanno curato nei minimi dettagli una straordinaria esposizione di opere, altrettanto straordinarie e passionali nei messaggi contenuti, che coinvolge più di 60 artisti provenienti dall’Italia e dal mondo.

Eva Fruci, Adriana Grazia Frijia (che è anche la curatrice degli spazi sia artistico che letterario), Sidonie Pellegrino e Claudia Spoto sono loro le fautrici di Transitus, titolo di questo prezioso momento culturale che si potrà visitare fino al 4 settembre.

Il vernissage della mostra, messo in scena proprio davanti all’ingresso del palazzo seicentesco, ha visto la presenza di tanti appassionati e curiosi, tra cui alcuni importanti artisti del territorio come lo scultore del Savuto, Nicola Di Domenico. Eva Fruci ha spiegato da dove nasce l’idea: «La mostra nasce da Curinga, il luogo dove sono cresciuta. Il titolo fa riferimento alla transitorietà dell’esistenza umana: corpo, mente, luogo e persone. Gli artisti hanno declinato questa idea di transitorietà secondo la loro visione». Transitus ha anche una sotto tematica, ovvero «la solitudine dell’uomo contemporaneo. Attraverso i social, infatti, le distanze si potrebbero accorciare e, invece, si resta ugualmente lontani». «Un grazie davvero di cuore – ha aggiunto – va agli artisti che hanno preso a cuore questo nostro invito, il Comune di Curinga che si è messo in gioco insieme a noi, il meraviglioso staff dei volontari, le associazioni di Curinga, DiverCity, Atletica Curinga, Costa Nostra e Antonio Fruci. E poi, ovviamente, le altre tre ragazze che hanno lavorato infaticabilmente insieme a me per far sì che questo sogno diventasse realtà; un sogno che avrà un seguito con altre edizioni nei prossimi anni».

L’altra curatrice, Adriana Grazia Frijia, visibilmente emozionata, si è detta onorata di lavorare con persone meravigliose: «Mi sono occupata dell’allestimento degli spazi della mostra cercando, attraverso le illustrazioni, di raccontare ogni artista. Ogni artista ha cercato di interpretare a modo suo la Calabria decadente prigioniera dei social, spronare le menti e interrogare lo spettatore in una tensione collettiva. E poi, – ha aggiunto – per quanto riguarda la letteratura, abbiamo cercato di far passare il messaggio del rispetto per quello che essi rappresentano. La mostra Transitus ha un motto: verità, libertà e bellezza che resiste».

Dopo l’introduzione delle curatrici, occhi rivolti verso la terrazza dell’edificio, dove la brava Jessica Estini, via via sempre più policroma come una tavolozza umana, e infine con le braccia dipinte d’oro, ha danzato leggiadra un appassionato e appassionante ballo contemporaneo. Subito dopo, il taglio del nastro e l’apertura della mostra ai visitatori.

Al termine della serata l’esibizione della drag queen Sharpay Scorpio sul tema della violenza di genere.

Alcune tra le opere esposte hanno suscitato particolare interesse, come quelle di: Francesco Pancari con l’introspettività de “La superficie della profondità”; Nelson Carrilho con l’opera in bronzo “Quo Vadis”; Elia Valeo con “Vite tradotte in architetture”, un’opera che riflette sulla complessità di un’esistenza priva di fermento culturale; Michela Magazzù con “A scopo magico-propiziatorio”, racconto sulla sopravvivenza, partendo da simbologia e magia; Giacomo Costa con Wheel_1, video-arte nella rappresentazione di una città che si muove come una grande ruota dei criceti, in un loop infinito; Nezaket Ekici con Transmission, un’opera di video arte che scopre il confine fra il mondo reale e digitale attraverso la composizione di un q.r code; Claudia Evangelista, con la giuntura delle sue due opere “Monazzero” e “Riqualificazioni Umane” in un racconto profondo fra passato e futuro; Ioana Calin con “Dipendenza”, che indaga il ricordo e l’identità;  Agostino Scordo con l’opera interattiva “Per rinascere ogni volta dall’acqua all’aria”, un’installazione che riflette sulla fragilità e dipendenza emotiva; Caterina Ciocca con “Dive” con le sue sculture antropomorfe che raccontano la dipendenza tecnologica contemporanea.

Artisti

Agostino Scordo, Alessandra Licitra, Alessandro Rietti, Allan Boccatonda, Antonia Mercurio, Antonio Gualtieri Paternò, Ariela Coco, Aurora Villa, Carlotta Aura Moretto, Caterina Ciocca, Chiara Pappaianni, Chiara Scolastica Mosciatti, Claudia De Luca, Claudia Evangelista, Collettivo Nila, Diego Azzola, Diego Dattola, Elia Spoton, Elia Valeo, Elisa Zadi, Fabio Adani, Federica Cuomo, Francesco Bonazza, Francesco Niccoli, Francesco Pancari, Giacomo Costa, Giorgia Fiorentino, Giorgia Guaglianone, Giulia Bartoccelli, Giulietta Faccioli, Giuseppe Lombardo, Graziella Fiorita, Graziella Romeo, Heidon Reiner, Ilaria Ceriotti, Ioana Calin, Ivan Sghirinzetti, Jennifer Barbuto, Jessica Estini, Juliet Izzo, Laura Monai, Leonardo Panizza, Lodovica Piepoli, Marco Balbi Di Palma, Marco Del Vecchio, Mari Amman, Maria Neve Vallone, Marilina Marchica, Michela Magazzù, Naika Mascaro, Nelson Carrilho, Nezaket Etici, Niccoló Figure, Nicolas Salgado Gomèz, Patrizia Leonino, Roberta Guarnera, Rosario Sorrenti, Rossella Barbante, Sabrina Mandelli, Stefano Bellanova, Tiziana Procopio, Valentina D’Elia, Valerio Villani

Scrittori: Andreas Dammertz, Alessandra Loizzo, Chiara Marasco, Elena Di Fede, Francesco Cuteri, Rossana Cifarelli, Walter De Santis. Illustratori: Alex Delle Donne, Alois Arruzza, Creeptica, Serena Fida 

Programma dell’evento

– Orario di apertura: dalle 17 alle 20 fino al giorno del finissage (4 settembre)

4 settembre: giornata dedicata ai talk e ai nostri ospiti con la partecipazione di: Chiara Marasco (scrittrice di critica letteraria), Paola Gullo (regista), Alessandra Bonni (sceneggiatrice), Sergio Calì (supervisore creativo), Francesco Ranieri (esperto di antropologia), Gianni Rosato (attore professionista).

info@meravigliedicalabria.it

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