Tropea su TTG: tra le 10 mete da non perdere nel 2024
“Turismo made in Italy. Il mercato si trasforma”. È questo, il titolo dello speciale pubblicato su TTG Italia magazine, la più importante testata giornalistica di riferimento per il mondo del turismo e che descrive l’andamento dell’incoming italiano fotografato da Visit Italy, il canale di promozione indipendente dell’Italia nel mondo, che ha lanciato il primo report dell’Osservatorio turismo, con un focus sul turismo del futuro. E Tropea rientra tra le mete da non perdere quest’anno per essere un’alternativa al turismo di massa.
In particolare su TTG Italia, testata letta anche da agenti di viaggi, interessati ad approfondire i temi principali del comparto e a conoscere le principali novità di aziende e prodotti, la cittadina simbolo del turismo di qualità calabrese è annoverata tra le 10 destinazioni per chi voglia visitare i luoghi più affascinanti nel corso del 2024.
La copertina dedicata a Tropea
«I pittoreschi vicoli del centro – riporta tra l’altro la recensione di Visit Italy – permettono di apprezzare tutta l’atmosfera di questa terra speciale, a partire dall’architettura dei palazzi storici fino ai profumi dei tipici prodotti locali, come la celebre Cipolla Rossa, che in tutto il mondo è sinonimo di qualità, bontà e dolcezza». Su TTG il celebre scoglio di Santa Maria dell’Isola, è rimasto per diverse ore come foto copertina dell’articolo. Questa icona della destinazione Calabria nel mondo, la magia identitaria e distintiva del Principato, è questa volta sulla prima pagina su TTG Italia magazine, la più importante testata giornalistica di riferimento per il mondo del turismo.
Macrì: «Sono iniezioni sistematiche di reputazione qualificata»
«Ribadiamo la nostra soddisfazione per questa continua e spontanea attenzione mediatica, dedicata sia al nostro patrimonio naturale, sia all’esperienza di governo della bellezza che abbiamo messo in campo in sinergia con tutti gli attori locali, territoriali e regionali». Così commenta il sindaco di Tropea Giovanni Macrì. «Sono – scandisce – iniezioni sistematiche di reputazione qualificata su scala globale di cui beneficia la Costa degli Dei e la Calabria nel suo complesso».
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