Tropea, tra turismo di fuori stagione e qualità

Sarebbe interessante, non solo per Tropea ma per tutta la regione e per le sue esigenze di sviluppo turistico, capire con esattezza quale idea di flussi e di target abbia in mente chi si occupa di turismo a livello regionale, chi e quanti hanno la responsabilità di individuare ed attuare strategie e politiche di marketing territoriale”. A sollevare la riflessione è Giovanni Macrì, primo cittadino di Tropea, nel tracciare il bilancio complessivo e di fine stagione turistica della Perla del Tirreno. Macrì apprezza e riconosce come “la strategia complessiva di marketing territoriale e di sviluppo della destinazione Tropea, sintesi di una metodologia d’azione condivisa tra istituzione pubblica, rete imprenditoriale e culturale, sia stata più volte confermata e valorizzata, con contenuti, numeri e visione, dall’Associazione Albergatori di Tropea, alla quale rinnovo i complimenti per l’ottimo lavoro svolto a supporto dell’azione dell’istituzione pubblica locale”. A preferire Tropea sarebbero sempre più i visitatori provenienti dall’Australia, Canada, Giappone, USA: “parliamo – continua Macrì– di numeri, flussi e misurazioni e rispetto ai quali, come Amministrazione Comunale abbiamo contezza diretta. A fronte di una riduzione delle presenze tedesche (target generalmente basso) a Tropea sono aumentati i visitatori provenienti dal mercato australiano e canadese (che già vantava uno storico importante), da quello giapponese (sul quale come è noto stiamo investendo) e da quello statunitense, in progressiva conquista. Una ricerca di esperienza turistica che è autentica perché identitaria e distintiva; una motivazione al viaggio – osserva ancora Macrì – che prescinde dal tutto, dalla presenza o meno di voli diretti, anche perché, come è noto, da metà ottobre la nostra regione resta sistematicamente isolata in termini di connessioni aree europee ed internazionali”.



Tropea è una destinazione “matura”, può scegliere il target visitatori. A dire del primo cittadino, “Ciò significa che proprio come ha correttamente sostenuto As.Al.T. nelle scorse settimane, vi sono nella stessa Calabria, che non può sicuramente essere promossa come destinazione per tuti i gusti, alcune destinazioni che hanno raggiunto una maturità ed una corrispondente competitività turistica che in altre località regionali ancora non c’è. Questo dà a Tropea- aggiunge Macrì- la possibilità di scegliere tra i diversi target di turisti, senza dover subire invasioni e senza complessi di inferiorità. I numeri e risultati oggettivi che ci restituiscono con frequenza i nostri indicatori, e che ormai da qualche anno registriamo, consolidiamo e superiamo, ci confermano questa maturità di destinazione, raggiunta e sempre in progress, e soprattutto ci consentono, come istituzione che fa squadra con la rete imprenditoriale, non di sopravvivere per qualche mese ma di vivere bene per quasi 12 mesi”. Destagionalizzare è per Giovanni Macrì “investire e produrre reddito turistico da gennaio a dicembre, nel pubblico e nel privato”, una considerazione che necessita di riflessione regionale. Perché anche su cosa significhi destagionalizzarsi e su come farlo dobbiamo intenderci e aprire un’altra riflessione regionale. Presenze e Sosta, un beneficio per rete commerciale e indotto territoriale. “Nei primi tre mesi del 2023 abbiamo registrato + 200% di presenze-dichiara il sindaco di Tropea-negli scorsi mesi di giugno e luglio abbiamo registrato un + 15% circa di presenze. Ad agosto abbiamo documentato un + 3% di presenze rispetto al 2022 che diventa + 50% rispetto al periodo pre-Covid. Un incremento costante che è letteralmente esploso nel mese di settembre, che sta facendo registrare un mese di ottobre con numeri mai visti e che ci pone in una situazione di particolare attesa per il prossimo mese di novembre, soprattutto con riferimento alla domanda turistica statunitense”. Ai numeri delle presenze nelle strutture alberghiere ed extralberghiere misurate anche con la tassa di soggiorno, che certificano una crescita costante della destinazione Tropea ormai totalmente destagionalizzata, si aggiungono i risultati, che monitoriamo quotidianamente, dei parcheggi che ci restituiscono un + 20% in media per tutta la stagione estiva, indicatore di transito e risultato straordinario a beneficio tanto della rete commerciale e della ristorazione cittadina quanto dell’hinterland e quindi dell’indotto turistico territoriale”. La meraviglia del borgo tirrenico accoglie i riconoscimenti di amministratori e operatori: “Si ha contezza di questi dati – si chiede a proposito il Primo Cittadino – per i quali tanti sindaci e titolari di hotel di tutta la regione in visita nel nostro borgo si complimentano con Tropea sostenendo quasi, e aggiungo purtroppo, di non essere in Calabria? Ve ne sono altri su scala regionale sui quali confrontarci e dare senso ad una riflessione aperta sul futuro della destinazione Calabria?”


Un chiarimento sul caro prezzi, evidentemente legato a qualità, diversità di prodotti e servizi. Per il primo cittadino: “i costi corrispondono direttamente ai prezzi dei servizi che dipendono non solo dalla qualità e dalla diversità di prodotti e servizi, ma anche dalla quantità e formazione del personale, dal decoro, dall’ordine, dalla sicurezza e dal contesto urbano che insieme ad altre componenti, rendono di lusso non tanto l’eventuale singola location quanto l’esperienza complessiva percepita, reale, ricercata e vissuta e, quindi, la destinazione scelta e suggerita ad altri”. Il no all’Overtourism di Tropea: “In questa inequivocabile misurazione del lusso di una destinazione turistica – chiarisce Macrì – l’attenzione delle istituzioni locali alla tutela ambientale rappresenta forse la componente più preziosa, apprezzata e ricercata da questo target in costante incremento nel mondo. Una declinazione, questa ecologica e di difesa a valorizzazione della fragilità degli ecosistemi locali che non è assolutamente compatibile con l’overtourism, tanto più quello di massa basso-spendente, spesso invocato senza cognizione di causa e che determina, soprattutto in Calabria, disagi ed emergenze derivanti dalla sproporzione tra servizi erogabili e concentrazione di presenze in periodi limitatissimi. Una precisa visione dello sviluppo turistico opposta a quella dell’occupazione disordinata dei territori e che continueremo ad interpretare ed attuare per il nostro borgo storico e per S. Maria dell’Isola con ulteriori iniziative, analoghe a quelle avviate ad esempio a Venezia”. Si continuerà a preferire qualità a dispetto della quantità e a misurare i risultati: “È con questa missione e con questa ambizione – spiega il Sindaco ringraziando ancora l’As.Al.T. e tutta la rete commerciale, produttiva e culturale cittadina e territoriale di Tropea – che continueremo sicuramente a capire e misurare per cogliere tutte le riflessioni e gli stimoli che provengono da tutte le direzioni e in piena consapevolezza”.
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