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L’Annona di Reggio Calabria, il frutto tropicale coltivato da 200 anni

L’Annona di Reggio Calabria, il frutto tropicale coltivato da 200 anni

Da più di duecento anni l’annona arricchisce le tavole calabresi ed è il frutto più esotico d’Italia. Esotico sì, perché è originario degli altipiani andini, coltivato e consumato in Perù, Ecuador, Colombia e Bolivia, mentre resta quasi sconosciuto in Europa.

Ma se ci avviciniamo in Italia, nel clima mite del suo meridione, proprio in Calabria possiamo riscoprire l’essenza e la tipicità di quel ricercato gusto tropicale. Basta andare nel territorio di Reggio Calabria, più che altro tra Bagnara Calabra e Melito Porto Salvo: è qui che iniziò la coltura dell’annona, perché si credeva che questo frutto potesse rappresentare una valida alternativa – nonché provvista – alle coltivazioni degli agrumi.

“Replicare” la bontà esotica dell’annona sarebbe stato fattibile in misura maggiore in Calabria, più che in ogni altro luogo della penisola, considerando che in questa parte di Paese i fattori climatici si avvicinano molto a quelli dei paesi andini. Provare per credere: l’annona si coltiva ancora oggi nelle terre reggine dello Stretto, in modo non intensivo, ottenendo la De.c.o. (Denominazione Comunale di Origine) “Annona di Reggio”.

Il nome originario è Annona Cherimoya, divenuto poi semplicemente annona e dialettizzato in “a nona” o “u nonu”. Perfettamente integrata nel paesaggio locale, la pianta cresce come un piccolo arbusto a foglia; una volta fiorito, dà il frutto, quella “a nona” che è diventata ingrediente protagonista di molti piatti reggini.

Prima di assaporarlo, ammiriamone la bellezza: il frutto ha all’esterno una forma poco regolare, con una buccia bernoccoluta dalle diverse sfumature di verde. Aprendolo, la polpa si rivela bianca, dolce e cremosa, particolarmente aromatica, tanto da essere usata anche in pasticceria, oltre che per marmellate e gelatine.

Ha ottime proprietà nutrizionali: è ricca di vitamine del gruppo B e C, acido folico, minerali, antiossidanti e fibre. È suggerita come rimedio contro le infezioni, un toccasana per le ferite e un alleato contro i radicali liberi. 

A base di annona, nel Reggino si preparano babà, gelati, sorbetti e vari dessert; è inoltre indicata anche per chi soffre di diabete, grazie al basso indice glicemico che consente di mantenere una dieta equilibrata. Non solo dolci: l’annona è utilizzata anche nella produzione di liquori e distillati.

“A nona” inizia a maturare tra la fine di agosto e settembre, e la raccolta si protrae fino a metà dicembre, un tempo ben distribuito per godere di tutto: dei campi in fiore, dei profumi, di una tradizione che vive anche nella sua preparazione e degustazione.

info@meravigliedicalabria.it

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