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A Soveria, il Festival del Lavoro nelle Aree Interne

A Soveria, il Festival del Lavoro nelle Aree Interne

Nella piccola ma grande e unica Soveria Mannelli – baricentro geografico della Calabria, laboratorio di cultura e scrigno di una straordinaria ricchezza storica e identitaria in grado di tracciare la strada per programmare il futuro di questa comunità – si terrà la prima edizione del Festival del lavoro nelle aree interne, al via dal 25 al 27 maggio. Al festival parteciperanno oltre ottanta studiosi provenienti da varie istituzioni, fondazioni, università e associazioni che da diversi anni si occupano dei temi del lavoro e delle aree interne dando vita, per la prima volta, a un confronto dal forte valore scientifico.

locandina - Meraviglie di Calabria - 2
Locandina – programma completo

Il Festival, promosso dalla casa editrice Rubbettino (sui cui social si potranno seguire i lavori in diretta), dall’associazione RESpro-Rete di storici per i paesaggi della produzione e dalla fondazione Appennino ETS, come detto ruoterà attorno al lavoro, inserito all’interno del Festival dello sviluppo sostenibile promosso dall’ASVIS, per riflettere in maniera sistemica sulle opportunità che l’occupazione e la crescita economica possono apportare allo sviluppo delle aree interne del Paese. Il dibattito che in questi ultimi anni ha riguardato i luoghi dell’entroterra si è concentrato su alcuni temi come lo spopolamento, la definizione stessa di area interna e la contrapposizione tra borgo e paese.

In questi periodo però, la retorica dell’ameno borgo montano si è accompagnata a quella che vede i giovani come soggetti principali a cui rivolgere attente e specifiche politiche lavorative, non implementando però azioni concrete capaci di abbracciare anche tutte quelle persone più anziane espulse dal mercato del lavoro o già in pensione (se si pensa ad esempio all’invecchiamento attivo). Per provare a decostruire queste retoriche il Festival sarà l’occasione per elaborare un’analisi più specifica e puntuale sull’occupazione, partendo dal presupposto che non ci sia futuro per le aree interne senza l’individuazione di attività lavorative in grado di innescare solidi processi di crescita e di coinvolgere l’intera popolazione, dai più giovani ai più anziani.

Le aree interne e in particolare gli spazi appenninici, hanno infatti bisogno di interventi mirati e del tutto alternativi alle dinamiche dei modelli economici dominanti, basati invece sul concetto di sviluppo continuo e sul consumismo. Per questo il festival declinerà il lavoro all’interno delle comunità appenniniche, tenendo conto delle loro peculiarità, della loro cultura, del paesaggio e di un ambiente naturale da tutelare e valorizzare al tempo stesso. Per assolvere questi compiti verrà anche discusso il tema della costituzione di nuove realtà amministrative omogenee con particolare riferimento alle aree montane, che vadano a riunire, rendendo ogni azione più forte e concreta, anche ciò che è stato separato dal punto di vista geografico da artificiosi confini regionali.

info@meravigliedicalabria.it

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