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Aieta corre per il titolo di Borgo dei Borghi 2025, si vota fino al 6 aprile

Aieta corre per il titolo di Borgo dei Borghi 2025, si vota fino al 6 aprile

Aieta rappresenterà la Calabria nella dodicesima edizione del concorso “Il Borgo dei Borghi”, la competizione promossa dalla trasmissione “Kilimangiaro” su RaiTre, che ogni anno elegge il borgo più affascinante d’Italia. La candidatura, sostenuta dalla Regione Calabria e dall’Associazione Borghi più belli d’Italia, è stata ufficialmente presentata nel corso di una conferenza stampa alla Cittadella regionale di Catanzaro.

L’assessore regionale allo Sviluppo economico e Attrattori culturali, Rosario Varì, ha sottolineato il valore di questa partecipazione, invitando i calabresi a sostenere Aieta con il voto online, così come già avvenuto nelle edizioni precedenti con Tropea, vincitrice nel 2021, e Badolato, che lo scorso anno ha conquistato il secondo posto. «Questa non è solo una competizione, ma un’opportunità per far conoscere il nostro straordinario patrimonio, valorizzare le eccellenze locali e attrarre nuovi visitatori. I borghi rappresentano una risorsa culturale, economica e turistica su cui stiamo puntando con interventi concreti per incentivare il ripopolamento e lo sviluppo di nuove attività. Il concorso contribuirà a far scoprire Aieta non solo ai turisti, ma anche a molti calabresi che ancora non conoscono le sue peculiarità», ha dichiarato Varì.

Alla presentazione hanno preso parte anche il sindaco di Aieta, Pasquale De Franco, il presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, il presidente e il delegato per la Calabria dell’Associazione Borghi più belli d’Italia, Andrea Ponzo e Bruno Cortese, che hanno illustrato il regolamento del concorso e il sistema di voto.

Le votazioni saranno aperte dal 23 marzo al 6 aprile, con la proclamazione del vincitore prevista per la serata speciale de “Il Borgo dei Borghi”, in onda su RaiTre il 20 aprile. Per partecipare è necessario registrarsi su RaiPlay (www.rai.it/borgodeiborghi) ed esprimere una preferenza al giorno per un massimo di cinque volte complessive.

Un borgo, tante storie

Aieta sorge tra mare e montagna, in una posizione che regala uno straordinario colpo d’occhio: da un lato il golfo di Policastro, dall’altro le pendici dell’Appennino calabro-lucano, dove si estende il verde del Parco Nazionale del Pollino. Il suo nome deriva dal greco aetos (aquila) che richiama le rocce sotto cui i rapaci nidificavano. Il borgo si sviluppò intorno all’anno Mille, quando gli abitanti della vicina Blanda Julia, cittadina magnogreca e poi romana, si rifugiarono nell’entroterra per sfuggire alle incursioni saracene.

Le strade strette e in dislivello riportano a quell’epoca, ma è il Palazzo Rinascimentale a conferire ad Aieta un carattere unico in Calabria. Costruito nel XVI secolo dai Martirano, poi ampliato dai marchesi Cosentino e infine acquistato dagli Spinelli di Scalea, rappresenta uno dei pochi esempi di architettura rinascimentale applicata all’edilizia civile nella regione.

Dichiarato monumento nazionale nel 1913, è anche sede del Museo Virtuale d’Aieta che ospita mostre di arti visive e una sezione dedicata alla storia del borgo. Il palazzo, disposto su tre livelli, conserva affreschi recentemente restaurati, un loggiato con colonne tuscaniche in pietra locale e ambienti che un tempo ospitavano le sale di ricevimento, gli alloggi privati e le prigioni nei sotterranei.

Accanto alla residenza nobiliare, la chiesa madre di Santa Maria della Visitazione, realizzata nel XVI secolo su un impianto normanno e arricchita da opere d’arte di grande pregio. Il portale, realizzato dallo scalpellino Gerardo Rea nel 1756, introduce a un interno a tre navate che conserva dipinti su tavola e affreschi, tra cui la Madonna del Carmine del pittore fiammingo Dirck Hendricksz e due pale d’altare di Fabrizio Santafede, artista napoletano attivo tra tardo manierismo e barocco. Unico nel suo genere è l’organo Bossi-Prezioso, consegnato nel 1673 e restaurato nel 1995 per restituirgli la sua voce originale.

Aieta vive di una profonda tradizione devozionale, testimoniata dalla presenza di numerose cappelle e chiese come la cappella di San Vito Martire, situata a breve distanza dal centro storico, dove si conserva una statua lignea settecentesca del patrono del borgo, mentre la chiesa di San Francesco, appartenente all’antico convento dei Padri Minori Osservanti, è stata recentemente restaurata.

Il borgo è punteggiato da portali in pietra, realizzati tra Settecento e Ottocento da maestranze locali, e attraversando un ponte medievale si raggiungono i resti di antichi mulini ad acqua, segno di una civiltà contadina che per secoli ha reso queste terre produttive.

Sostenere Aieta nel concorso “Il Borgo dei Borghi” significa valorizzare il patrimonio storico, artistico e culturale della Calabria e contribuire diffondere la conoscenza di uno dei luoghi che meglio rappresentano l’anima autentica della regione.

(Da.Ma.) info@meravigliedicalabria.it

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