Blue Economy, le meraviglie del Parco Marino di Soverato

La Calabria è l’unica regione italiana ad aver istituito Parchi Marini regionali e può contare su sei aree protette e ventotto Zone Speciali di Conservazione che la rendono unica nel panorama nazionale; un patrimonio ambientale che, sostenuto da dati e ricerche, entra a pieno titolo nel settore della Blue Economy, quella che in Europa genera 890 miliardi di euro l’anno, e crea nuove prospettive anche al sistema turistico e occupazionale del Sud.
Soverato rappresenta uno degli esempi più evidenti di questo percorso, perché la Baia dell’Hippocampus, habitat naturale dei cavallucci marini mediterranei Hippocampus guttulatus e Hippocampus hippocampus, è diventata un laboratorio di tutela e innovazione: la protezione dell’area marina ha favorito il ritorno di queste specie, oggi simbolo del Parco e del marchio dell’Ente Parchi Marini Regionali della Calabria.


Il patrimonio biologico della Baia non riguarda soltanto i cavallucci marini, ma comprende altre presenze documentate dalla ricerca scientifica; i monitoraggi condotti dalla biologa Maria Assunta Menniti hanno evidenziato la presenza del grampo, cetaceo raro nel Mediterraneo, mentre i racconti dei subacquei descrivono fondali più vitali, popolati da cernie, murene, saraghi, dentici e ricciole, un insieme di dati e testimonianze che restituiscono l’immagine di un mare in fase di grande rigenerazione.



Le azioni realizzate negli ultimi anni hanno avuto un ruolo determinante. A Soverato è stata infatti installata una sonda oceanografica collegata a telecamere subacquee che consente di osservare in tempo reale fondali e specie, fornendo dati preziosi alla ricerca e alla divulgazione, mentre la creazione di campi ormeggio eco-sostenibili ha ridotto l’impatto degli ancoraggi e salvaguardato le praterie di Posidonia, considerate autentiche riserve di ossigeno e biodiversità.



«La Baia dei cavallucci marini è la dimostrazione concreta – ha dichiarato Raffaele Greco, direttore generale dell’Ente Parchi Marini Regionali della Calabria – che la tutela ambientale non è un vincolo, ma un’opportunità per generare economia, turismo e lavoro».




La Baia di Soverato è adesso un punto di riferimento per il turismo naturalistico e responsabile, con progetti legati alla Carta Europea del Turismo Sostenibile che collegano risorse ambientali e patrimonio culturale, ampliando l’attrattività del territorio anche oltre la stagione balneare.
Il percorso avviato in questa area marina mostra come la Calabria stia costruendo un modello di crescita fondato sulla valorizzazione della natura e delle comunità locali, attraverso l’osservazione e la tutela di un patrimonio ambientale unico nel Mediterraneo, facendone una risorsa economica e culturale per il territorio.
(Da.Ma.) info@meravigliedicalabria.it
Foto di: Ernesto Sestito, Carlo Sala, Francesco Sesso, Ente Parchi Marini Regionali della Calabria