Brunori: «La Calabria è il futuro. È il baluardo (inconsapevole) al capitalismo» – VIDEO
«Penso che la Calabria sia il futuro. Quindi io mi sono tenuto un posto in prima fila in quello che verrà, perché comunque è l’unico posto al mondo che in qualche modo resiste al capitalismo ma non volendolo». È con la solita verve umoristica che Dario Brunori in arte Brunori Sas ha discusso di Calabria su “Tintoria”, la comedy podcast di Daniele Tinti e Stefano Rapone.
Per il cantautore cosentino la «sua Calabria» è una sorta di “baluardo anticapitalistico inconsapevole e futuro traino del paese”. «È un’attitudine anticonsumistica – spiega a questo proposito Brunori – ma senza la volontà di protesta, proprio per una questione che comunque “mi secca”. È una questione che ti secca il consumismo e allora io penso che sia il futuro perché vedo la saturazione del capitalismo. E quindi – prosegue nel suo ragionamento il cantautore – la Calabria potrebbe essere come la Seattle italiana ed essendo un fan del “grunge” non posso non stare nel posto in cui esiste la Seattle. Se c’è una Seattle in Italia – sottolinea Brunori – sicuramente è in provincia di Cosenza e di questo sono sicuro».
«Uno pensa a Seattle – dice poi l’artista cosentino che strappa decisamente tante risate in studio – ma Seattle che cazzo è? È un posto di boscaioli, cioè è come Camigliatello, Seattle. Cioè non è che Kurt Cobain stava nell’America che noi ci immaginiamo. A Seattle ci sono quelli con l’accetta come a Camigliatello e non hanno manco le patate». «Comunque – conclude con la simpatica che lo contraddistingue – non apriamo campanilismi che non hanno senso».
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